Un anno da assessore in uno dei ruoli più delicati e sensibili per il cittadino come il settore della Polizia Locale. Raffaele Catalano guarda con soddisfazione a quanto fatto dagli uomini e dalle donne del comando di via Sempione: «Questi dodici mesi sono volati - racconta dal suo ufficio - e questo significa che tutto è andato per il verso giusto. Certo, c'è ancora da fare ma siamo nella direzione corretta. Il mio sogno? Rendere sempre più efficiente la macchina della polizia locale e aumentare la nostra presenza, anche dal punto di vista della visibilità che è fondamentale come deterrente, per dare risposte alle esigenze dei cittadini».
Assessore Catalano, ha compiuto da poco un anno alla guida amministrativa della Polizia Locale: qual è il bilancio di questi 12 mesi di attività?
È un anno passato velocemente, e questo è già un bel segnale. Di cosa sono soddisfatto? Io non lo sono mai di nulla perché bisogna sempre andare oltre. Può fare piacere avere introdotto l'utilizzo dei bastoni distanziatori, un problema avvertito che si trascinava da anni. In tanti ci hanno provato, noi ci siamo riusciti. Abbiamo poi aumentato il parco auto fatto di vetture ecosostenibili, mi piacerebbe farlo crescere ulteriormente e l'ho già fatto presente in sede di Giunta. Il sogno nel cassetto? Dare una struttura più adeguata al comando, ottimizzando risorse sia in termini di uomini che di logistica. L'obiettivo è aumentare la presenza sul territorio per stare al fianco del cittadino e dare una percezione di sicurezza reale.
Com'è la situazione a livello di organico: serve nuovo personale?
Ho chiesto all'assessore Malerba la possibilità di incrementare il personale a disposizione, anche se la macchina funziona. Più siamo meglio è perché possiamo far fronte a tutte le esigenze, lavorare meglio e garantire maggiori risposte ai cittadini. Sarebbe stupido non chiedere: io cerco di non esserlo e ho chiesto...
A breve arriverà il nuovo comandante che andrà a sostituire Matteo Ferrario: che situazione si troverà di fronte e quali saranno le sue priorità?
Claudio Vegetti prenderà servizio a Varese il 16 novembre, ma bisogna dargli il tempo per prendere le misure della macchina, anche se è già oliata e non ha bisogno di grandi interventi. Grazie all'esperienza maturata a Busto Arsizio sicuramente saprà farla funzionare al meglio. L'obiettivo è ottimizzare il lavoro della polizia locale per rispondere alla esigenze di sicurezza urbana della collettività. La mia idea è quella di vedere più agenti sul territorio.
In città si parla tanto dell'arrivo dei nuovi autovelox, in particolare di quello che entrerà in funzione a fine novembre in viale Europa: cosa dice a riguardo agli automobilisti varesini?
Dico loro che non vogliamo fare cassa, ma usarlo come deterrente. Già adesso il provvedimento funziona: quando passo di lì, infatti, vado a 45 all'ora e vedo che la gente già rallenta. Verrà naturale. La stessa cosa è successa a Milano per entrare in città da viale Certosa: avverrà anche qui. Negli altri tre punti dove installeremo i rilevatori di velocità useremo la stessa filosofia: più si vede l'autovelox, meglio è. Tenendo conto che c'è una regola ed è quella dei 70 all'ora: chi la viola sa benissimo che c'è una sanzione.
L'autovelox servirà per fare rispettare i limiti di una delle vie più trafficate della città. Ma in generale come sono i varesini al volante?
Sono abbastanza disciplinati. Bisogna del resto guardare la strada come un bene comune e dobbiamo imparare a condividere questo bene con gli altri. Il singolo automobilista non è il padrone della strada.
I pedoni sono gli utenti della strada più vulnerabili: cosa si può fare per evitare incidenti e tragedie?
Esistono utenti più a rischio come anziani, bambini e studenti e infatti ogni mattina la polizia locale è presente fuori dalle scuole primarie per fare attraversare i ragazzi.
Molti dei sinistri che avvengono con pedoni coinvolti sono sì dovuti a un'infrazione al codice della strada causata dalla velocità, ma soprattutto dalla distrazione del conducente. Proprio l'attenzione è la prima cosa che un automobilista non deve dimenticare, tanto che io in ogni macchina appenderei questo cartello: "Stai guidando, presta attenzione". Anche il pedone, però, deve rispettare le regole: attraversare la strada non deve essere una sfida, cosa che a Varese capita, soprattutto quando inizia a piovere.
Arriva il periodo natalizio e molte persone raggiungeranno Varese anche da fuori città: il Comune cosa farà per gli automobilisti, in particolare sulla questione parcheggi?
Durante il periodo natalizio si intensificano i servizi in centro anche da parte nostra. L'anno scorso i Giardini mostrarono un bello spettacolo, furono vissuti da molti cittadini e ci auguriamo che quest'anno siano ancora di più. Stiamo valutando di mettere a disposizione maggiori zone di parcheggio: abbiamo in mente di ampliare le aree verdi, cioè a costo zero, trovando poi anche spazi in più come ad esempio nella zona alle spalle del teatro Apollonio nei giorni senza mercato.
Il presidio fisso di polizia locale in piazza Repubblica non è sempre occupato: è un punto su cui intervenire?
Il presidio c'è e ci andiamo quotidianamente nei giorni di mercato. Se la polizia locale, però, deve vigilare uno spazio ampio, non può rimanere all'interno dal presidio ma svolgere un pattugliamento appiedato radio collegato: l'altro giorno sono andato al mercato e ho trovato il personale della polizia locale in giro per le bancarelle, com'è giusto che sia.
Tutta piazza Repubblica è una zona considerata storicamente calda dal punto di vista della sicurezza: qual è la ricetta definitiva per restituirla alla città?
Questa piazza è stata progettata ai tempi del sindaco Bronzi guardando all'aspetto estetico e funzionale, non a quello della sicurezza. Gli spazi urbani invece possono contribuire alla sicurezza.
Per farlo vanno diversificati l'utenza e gli orari di fruibilità della stessa, favorendo percorsi trasversali e non perpendicolari. In futuro l'area potrà solo migliorare da questo punto di vista grazie alla caserma Garibaldi ristrutturata e al nuovo teatro in piazza XX Settembre, oltre a quanto già fatto con il mercato. Ci possiamo aspettare un miglioramento? Sì, se l'intervento sarà collegato al contesto che cambia.
Come polizia locale avete fatto insieme alla questura diversi controlli sui negozi etnici cittadini: come è andata?
Il questore ha predisposto mirati controlli a cui la polizia locale ha collaborato e collabora: quando i cittadini ci hanno segnalato situazioni, siamo intervenuti. Non ci sono a Varese criticità maggiori rispetto ad altre città d'Italia. Sono dell'avviso che sia importante soprattutto far vedere la nostra presenza per fare da deterrente e garantire il rispetto delle regole.
Via Piave? Ho avuto segnalazioni dai cittadini e, dove occorreva, ci sono state sanzioni. Sono dell'avviso che sia però più importante farci vedere per garantire il rispetto delle regole.
Con le nuove regole in arrivo che disciplineranno i riscaldamenti, ci saranno dei controlli?
Dobbiamo ancora coordinarci e verificare come comportarci, ma cittadini e commercianti sono persone intelligenti e attueranno i comportamenti giusti spontaneamente. Non sarà del resto un grandissimo sacrificio abbassare di un paio di gradi la temperatura.