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Territorio | 30 settembre 2022, 10:24

“Cairate in blu - Autismo: comprendere e agire”

Gli assessorati ai servizi sociali e alla pubblica istruzione di Cairate invitano insegnanti, operatori e famiglie a partecipare a una manifestazione per approfondire il tema dello spettro autistico. «Le forme borderline – spiega l’assessore Elena Blini – sono le più difficili da diagnosticare, e più genitori, operatori e insegnanti formati ci sono, più è semplice cogliere i campanelli d’allarme»

“Cairate in blu - Autismo: comprendere e agire”

A volte li consideriamo solo con la testa tra le nuvole, altre solo un po’ più aggressivi degli altri, ma in realtà potrebbe trattarsi di bambini che si trovano ogni giorno a fare i conti con una patologia che rientra nel vastissimo spettro dell’autismo senza che loro, e le proprie famiglie, lo sappiano.

Ed è proprio per far conoscere questa condizione di cui non si parla abbastanza che il comune di Cairate ha voluto organizzare la manifestazione “CAIRATE IN BLU - Autismo: comprendere e agire”, che si svolgerà giovedì 6 e sabato 8 ottobre; il nome scelto per l’evento, che gode del patrocinio di Regione Lombardia e della Provincia di Varese, deriva dal fatto che il blu è il colore simbolo dell’autismo, in quanto legato a una sensazione di sicurezza e al bisogno di conoscenza.

«Si tratta di una malattia poco conosciuta, ma che, a dispetto di quello che si pensa, se diagnosticata precocemente e adeguatamente trattata in moltissimi casi consente ai piccoli di raggiungere nella vita traguardi anche importanti – spiega l’assessore ai servizi sociali Elena Blini – per questo abbiamo deciso di organizzare questi eventi, che permetteranno alle persone di conoscere meglio lo spettro autistico e di superare i preconcetti che spesso ci sono introno a questa patologia».

Nell’immaginario collettivo, infatti, i bambini autistici non sono in grado di relazionarsi in alcun modo con il mondo che li circonda, e non possono vivere vite piene e funzionali a causa della condizione in cui si trovano.

Se questo, nei casi più gravi, può purtroppo trovare una corrispondenza nella realtà, è anche vero che si parla di spettro autistico proprio perché questa malattia può presentarsi in numerosissime forme differenti, dalle più lievi alle più complesse, e in moltissimi casi, intervenendo per tempo, si può elficamente aiutare i piccoli ad affrontare le difficoltà con cui si trovano a dover fare i conti.

«Si dice che vi siano circa un centinaio di forme diverse di autismo – prosegue l’assessore Blini – ed è per questo che insieme all’assessore alla pubblica istruzione Cristina Luoni abbiamo voluto creare una manifestazione rivolta sia alle famiglie che al mondo della scuola.

La speranza è che sia attraverso le testimonianze che ci saranno al convegno, sia grazie ai laboratori, si possa imparare a riconoscere i segni di questa malattia, poiché le forme borderline sono le più difficili da diagnosticare e le più efficaci da trattare, e più genitori, operatori e insegnanti formati ci sono, più è semplice cogliere i campanelli d’allarme».

A dare il via a “CAIRATE IN BLU - Autismo: Comprendere e Agire” sarà la conferenza che si svolgerà alle 21 di giovedì 6 ottobre all’interno della sala Rustici del Monastero di Cairate, durante la quale diverse associazioni ed esperti del nostro territorio parleranno del tema dell’autismo.

Sabato 8, invece, a partire dalle 14, il parco del Monastero si animerà grazie alla presenza di moltissime realtà che ogni giorno, nella nostra zona, lavorano insieme alle famiglie e ai piccoli a cui è stata diagnosticata una forma di autismo per aiutarli a crescere nella maniera migliore possibile.

Ci saranno laboratori creativi, artistici, di teatro e di lettura, giochi inclusivi, dimostrazioni sportive, e molto altro ancora, e ogni momento è stato studiato per permettere la partecipazione di tutti i bambini.

«Si tratta di un modo – conclude Cristina Blini – per mostrare anche nel concreto con i piccoli che soffrono di autismo nella maggior parte dei casi possono, con qualche piccola attenzione, svolgere ogni tipo di attività, sia sportiva che di altro genere.

Si tratta solo, come dimostreranno le associazioni e le realtà presenti, di conoscere le loro esigenze, di tenerne conto e di modulare correttamente ciò che si propone loro».

Loretta Girola

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