Alla fine si è spesso tornati da dove si è partiti, in senso metaforico: chi era contrario alla chiusura delle piazze Garibaldi e Trento Trieste a Busto Arsizio lo è rimasto, chi la pregustava ha respirato una giornata diversa. Poi, qualcuno è rimasto deluso oppure ha commentato: tanto si tornerà come prima.
Tra quelli che si sono mostrati entusiasti, i bambini coinvolti dal Comune in questa Settimana europea della Mobilità europea.
Per forza - diranno i contrari al test della pedonalizzazione in questo giovedì della Settimana europea della mobilità - i bimbi mica devono andare a lavorare. È vero, ma papà e mamma avranno avuto gli stessi problemi di tutti gli altri e diversi non le hanno mandate a dire.
Una cosa deve rassicurare chi oggi ha patito e si è lamentato delle code su viale Duca d'Aosta ma non solo: «Non era una sperimentazione tecnica - sottolinea l'assessore Salvatore Loschiavo - bensì culturale. Sotto il profilo strettamente pratico qualche disagio c'è stato sì. Ricordiamo che questo giorno, il giovedì, è stato scelto in tutt'Europa. Certo, c'è stato chi nonostante la pubblicizzazione dell'iniziativa ha preteso di arrivare fino al blocco ed è tornato indietro».
L'importanza di questo test sta anche in un aspetto silenzioso: la raccolta dei dati.
Maglia grigia
Tra i momenti particolarmente tribolati, le prime due ore della mattina quando rispetto alla piantina originaria è rimasta chiusa la parte di via Galilei.
Inoltre, la convivenza con il mercato non è stata facile, persino verso sera - a ridosso dalla riapertura - c'erano lunghe code in piazzale Piemonte e c'era chi protestava di aver subìto rallentamenti fino ai Cinque Ponti.
Maglia rosa
L'assessore Loschiavo ha ricevuto molte segnalazioni, commenti negativi ma anche qualche idea cambiata da parte di chi era partito negativo. Rivolge inoltre un ringraziamento agli agenti della Polizia locale per la dedizione.
Adulti divisi; a vincere ancora una volta sono stati i bambini nel loro vivere questa giornata così differente, tuffandosi nella nuova esperienza, "studiando" con la Protezione civile e poi giocando alla maniera antica.
Chi è passato - a piedi o in bici o monopattino - dalle piazze e ha visto i ragazzini giocare a "mondo" con i tratti disegnati per terra, non poteva non emozionarsi un poco almeno.
E se domani
Domani, anzi già stasera, si è tornati alla normalità. Piazza Garibaldi si è ripresa le auto lentamente, quasi con timidezza, dopo le sette. Del resto, spingendosi verso via Manara c'era la corsa podistica, quindi un freno naturale al traffico.
Non cambierà niente, cambierà tutto? Forse, cambierà qualcosa se l'intento - insieme a tutto il "pacchetto" della Settimana della mobilità - era gettare i semi, i fiori richiederanno tempo ma spunteranno. Un po' come quei segni del "mondo" che il tempo e la pioggia cancelleranno, però i colori e la gioia di stare insieme resteranno nella memoria dei bambini.