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Scuola | 14 settembre 2022, 15:03

Il rilancio della Baracca regala un sorriso ai bambini di Capolago. «Ambiente ideale lontano dal traffico. Siamo una scuola propositiva che riprenderà il volo e riavrà una classe prima...»

Dopo il primo giorno concluso con la merenda a sorpresa organizzata dal comitato genitori, vi raccontiamo la bellissima storia dell’istituto del quartiere in prossimità del lago che con idee, proposte uniche e sensibilità si rilancia dopo un paio d’anni non semplici in cui non si è riusciti a costituire una classe prima. Ora si punta, tra le altre cose, su attività di gruppo in piscina ma anche di teatro, giardinaggio e musica

Il rilancio della Baracca regala un sorriso ai bambini di Capolago. «Ambiente ideale lontano dal traffico. Siamo una scuola propositiva che riprenderà il volo e riavrà una classe prima...»

“Chi non ha mai fatto un aeroplano di carta? E in quel volteggiare verso l’alto immaginiamo la crescita dei nostri ragazzi, che crescano bene e prendano il volo, come con le gesta del grande Francesco Baracca, aviatore eccellente e pilota della Prima Guerra Mondiale”.

In un contesto meraviglioso come quello della località di Capolago, lontano dal grande traffico cittadino, la scuola primaria Francesco Baracca ha iniziato un nuovo anno, in cerca di un rilancio dopo un paio di anni non semplici.

Per il secondo settembre consecutivo, non si è raggiunto il numero minimo di alunni per formare la classe prima elementare. Il nuovo anno scolastico è iniziato, quindi, con le classi terza, quarta e quinta.

«Non siamo riusciti a formare una classe prima: dalla nostra materna sono usciti solo quattro bambini, che per motivi famigliari si sono spostati in altri luoghi. Stessa cosa l’anno scorso» racconta la maestra Mariangela, impegnata alla scuola Baracca dal 1993.

A cosa si deve questa impossibilità di formare la prima classe della scuola elementare? Un calo demografico, innanzitutto, viene individuato come causa principale.

«E poi abbiamo sempre vissuto con molti bambini delle zone circostanti, come Azzate o Buguggiate, ma da qualche anno i presidi cercano di tenerli nelle scuole dei loro paesi ovviamente. Noi siamo in una zona decentrata, in cui i servizi pubblici sono anche carenti. Così diventa difficile che si scelga la nostra scuola».

Si sta occupando del rilancio l’associazione dei genitori della scuola, che al termine del primo giorno del nuovo anno ha regalato ai bambini una merenda a sorpresa nel prato dell’oratorio, con torte, pane e Nutella e persino carretto di gelato del Buosi.

Inoltre l’istituto si sta organizzando per proporre agli alunni anche diverse attività collaterali: piscina, teatro, cura dell’orto e progetti musicali, attraverso anche una collaborazione con la Banda Verdi di Capolago. Tutte attività con una finalità didattica, ma anche formativa ed educativa.

«La nostra è una scuola propositiva - continua la maestra Mariangela - È un ambiente tranquillo dove regna una grande armonia. Siamo in una zona lontana dal traffico, gli intervalli li passiamo sempre all’aperto per dare modo ai bambini di diverse classi di conoscersi, facciamo molti lavori a classi aperte e con gruppi in verticale».

«Noi di sicuro andiamo avanti, senza dare ascolto a quelle persone che ci dicono “tanto avete solo tre classi, chiudete”».

Il rilancio della scuola è strettamente legato al desiderio della comunità di Capolago che la Francesco Baracca continui ad accogliere i piccoli alunni. E da questo punto di vista, c’è la speranza che il prossimo anno torni ad esserci anche la prima elementare. «Attualmente all’asilo ci sono una decina bambini che ci terrebbero a iscriversi in questa scuola. È una base per l’anno prossimo ed è d’auspicio che si possa formare una classe, magari anche con qualche bambino di Cartabbia, visto che alcuni sono sempre venuti qui. Sono fiduciosa».

Coinvolgimento che è sempre stato creato con dei veri e propri open day, i cui ultimi due sono stati però cancellati per motivi legati alla pandemia. Fattore questo che ha sicuramente contribuito al forfait degli scorsi due anni scolastici.  

«Tutte le insegnanti che sono passate da qui o si sono fermate o se ne sono andate con rammarico, sempre contente. Siamo una scuola che piace».

Lorenzo D'Angelo

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