La domanda che aleggia nell'aria viene da un ragionevole dubbio e non è legata esclusivamente a quanto accaduto con BTC negli ultimi mesi. Tutto il mercato crypto ha perso 1,2 trilioni di dollari, facendo intendere che ci aspetta un lungo periodo bear, ovvero di stazionamento dove i prezzi cadranno ulteriormente.
Il 2022 è pertanto un anno molto particolare per le criptovalute, durante il quale molti nodi verranno al pettine e, in qualità di investitori, potremo vedere quali progetti avranno la forza e le competenze di andare oltre la resistenza psicologica che si andrà a creare sul mercato. Se vuoi essere in prima linea e testare le tue competenze finanziare in materia, ti ricordo che puoi utilizzare svariate piattaforme per il trading delle crypto, una tra quelle che risultano più convincenti è Immediate Edge e puoi registrarti immediatamente sul sito per capire come funziona.
Facciamo però un piccolo passo indietro: durante il 2021 le previsioni erano rosee e mai come prima le criptovalute avevano iniziato ad assumere una parvenza sempre più istituzionale. D'altronde per molto tempo si è parlato della possibilità di usufruire di queste valute su base quotidiana e anche le persone che non avevano mai sentito parlare di crypto hanno iniziato a comprenderne la portata. È bastato però che BTC crollasse sotto i 40.000 dollari per trasformare subito il cauto ottimismo in pessimismo universale, con timori riguardo i propri investimenti e che il "fenomeno" criptovalute si sgonfiasse.
Prima di cedere a situazioni di panico generalizzato, voglio sottolineare che la storia è importante, non solo quella degli esseri umani fatta di grandi guerre ed eventi epocali, ma anche quella finanziaria. Perché vi sto dicendo questo? Perché basta tornare al 2017 per vedere nel mondo delle criptovalute un altro periodo nero, quando Bitcoin raggiunse un nuovo massimo storico, poco sotto i 20.000 dollari, per poi scendere nel 2018 del 70% in meno di due mesi. Se vi sembrano cifre elevate, è perché lo sono e in comparazione la caduta di prezzo decente non è che un minimo incidente di percorso.
Affinché la situazione sia comparabile, BTC dovrebbe scendere al di sotto dei 10.000 dollari, una situazione che al momento non sembra ancora possibile. Cicli di assestamento e di cadute simili sono fisiologici, tuttavia un'esplosione di Bitcoin e criptovalute non è credibile. È semplicemente iniziato un ciclo "bear", durante il quale gli investitori devono mantenere la calma e agire in modo razionale.
Il ciclo di quattro anni, un mito?
Si tratta di un concetto secondo il quale, ogni quattro anni, le criptovalute entrino in un andamento ciclico. In particolare si pensa che a risentirne sia BTC perché questi periodi coincidono con lo "halving", un evento programmato che ricompensa chi crea Bitcoin, riducendo però anche il compenso per blocchi. Non si hanno certezze in merito e potrebbe anche rivelarsi un semplice mito, una leggenda per spiegare questi cali di prezzo, tuttavia il nostro parere è legato maggiormente all'ambito finanziario, quindi incertezze e situazioni istituzionali a livello mondiale.
Come distinguere "l'inverno crypto"
Con il termine inverno crypto si fa riferimento a un periodo bear molto lungo, con cali di prezzo generalizzati per le criptovalute. Bisogna però fare un distinguo e capire quando il ribasso può essere definito tale. Se i prezzi scendono in una forbice percentuale che va dal 5 al 20%, si può parlare di semplice vendita da parte degli investitori, un fenomeno che può accadere più volte durante l'anno e di cui non c'è troppo da preoccuparsi poiché il prezzo salirà nel giro di poco tempo.
Le cadute, o crash, hanno una forbice maggiore, dal 20 al 50%. Questi sono veri e propri scossoni e crisi, che nascono da regolamentazioni imposte dagli stati, aggiornamenti dei progetti, cambi di rotta e così via. Sono sì pericolosi, e potrebbero portare a periodi di assestamento più lunghi.
Infine, abbiamo gli inverni crypto, che hanno una forbice di perdita in punti percentuale superiore al 60% in un periodo che può essere di 10 mesi o più.
Siamo in un inverno crypto?
Gli investitori temono che l'anno in corso sarà un vero e proprio inverno crypto e che la caduta di BTC non è ancora arrestata, questo scenderà eventualmente sotto i 30.000 dollari e potrebbe continuare così fino a raggiungere il minimo citato precedentemente nell'articolo. La sicurezza, però, non esiste nel mondo della finanza e la partita è ancora aperta.
Questo non deve essere percepito come un consiglio finanziario, io, proprio come voi, sono un semplice investitore e in quanto tale è mio compito analizzare la situazione dei mercati per poter scoprire quale sarà l'andamento degli asset in mio possesso. Prima di fare trading, vendere o acquistare Bitcoin in questo periodo sensibile, è importante informarsi e leggere quanto più possibile, investendo in ultima analisi solo quanto si è in realtà disposti a perdere.














