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Gallarate | 04 luglio 2022, 17:13

A Gallarate l'ultimo saluto a Luciana Zaro: «È stata il nostro albero della vita»

Nella chiesa parrocchiale di Arnate, stracolma, i funerali della donna morta nell’incendio di venerdì 24 giugno a casa sua. Luciana Zaro molto amata e conosciuta in città. Toccanti le parole di don Mauro: «Ha portato frutti ogni giorno col suo sorriso e la gioia di vivere che trasmetteva»

A Gallarate l'ultimo saluto a Luciana Zaro: «È stata il nostro albero della vita»

È arrivato il triste giorno: alle 15.45 di oggi - lunedì 4 luglio - si sono svolti i funerali di Luciana "Treccia" Zaro, che aveva perso la vita in un incendio scoppiato nella sua abitazione di Gallarate. Gremita la chiesa dei Santi Nazario e Celso di Arnate. Una donna amata da molti in città. E la chiesa traboccava d'amore, tanto da non riuscire a contenere tutti i presenti.

Il cielo, al termine del rosario, sembrava quasi volesse dare anche lui l’addio alla donna: qualche goccia di pioggia, durata pochissimo, giusto il tempo di iniziare la liturgia, per poi lasciare di nuovo il posto al sole.

La prima lettura, l’inno alla carità, la seconda lettura, l’apocalisse di San Giovanni e il Vangelo secondo Luca, hanno tutti e tre un filo conduttore: proprio l’amore, come spiegato da don Mauro Taverna che iniziando dalla prima lettura ha detto: «La carità è amore. E mi sono domandato, se Luciana potesse parlarci, che cosa ci chiederebbe? Penso ci chiederebbe di farlo nostro. A lasciare che questa pagina della scrittura entri nel fondo del nostro cuore per cambiare e vivere e fare nostro questo amore che diventa giorno dopo giorno carità.»

Sulla seconda lettura, don Mauro si è voluto soffermare sull’immagine dell’albero della vita: «Mi è venuto spontaneo pensare a Luciana come questo albero di vita: lei lo è stato per noi, ha portato frutti ogni giorno: il suo sorriso, la gioia di vivere, che ha trasmesso a tutti noi, che è diventato il modo di vivere le sue giornate». E sul Vangelo: «Sono certo che Luciana ci chiederebbe questo, vorrebbe che nessuno di noi tornasse alla propria casa dopo averle dato l’ultimo saluto senza portare a compimento questo esercizio: essere operatore, costruttore di carità e amore.»

Tante le letture poi, con amici che hanno descritto Luciana come una persona allegra, piena di vita e la ricordano sempre con la treccia e suoi suoi amati tacchi.

Infine, l’uscita sulle note di “Con te partirò” di Andrea Bocelli e l’ultimo saluto a una donna, amata da tutti, con la piazza affollata da persone in lacrime e strette nel dolore.

Michela Scandroglio

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