La morale, questa volta, anticipa il racconto. E la morale sembrerebbe più o meno questa: il decoro di una città dipende da una stretta collaborazione tra cittadini ed istituzioni (inteso in senso molto largo, nel caso di specie).
Succede che a Varese, come tutti sanno, quest’anno siano mutati sia il regolamento di igiene urbana, sia la società che gestisce il servizio a essa preposto, con l’azienda Sangalli di Monza subentrata ad Acsm Agam.
La doppia novità deve essere ancora metabolizzata dai varesini (l’argomento è stato anche oggetto di un’infinita discussione durante l’ultima seduta del consiglio comunale) e la stessa esigenza vale anche per gli eroganti: nuovo gestore significa anche nuovi operatori, al lavoro al posto di chi la città (e le sue abitudini e i suoi segreti) la conosceva come il palmo della propria mano.
Tutto poteva filare liscio fin da subito? Forse impossibile. «Buongiorno. Sono Giovanni Corvi - inizia così una segnalazione che ci è arrivata in redazione da un noto commerciante del centro - Scrivo per chiedere se sul vostro giornale potete dedicare spazio alla nuova gestione dei rifiuti nel centro storico. Alle 7.00 del mattino noi ci troviamo in questa situazione: sacchi sparsi appoggiati malamente alla nostra parete e non ancora raccolti. Basta un giro per capire il degenero che si sta creando: mucchi di sacchi di pattume maleodorante a qualsiasi ora del giorno esposti contro le pareti degli edifici… Capiamo che l’azienda Sangalli abbia appena iniziato e che i cambiamenti non siano mai semplici da realizzare, ma riteniamo che questo metodo vada sicuramente migliorato… Pena il degrado della città e del suo centro…».
La segnalazione è stata prontamente girata a Sangalli, che l’ha accolta e ha formulato informalmente le sue osservazioni. Che riportiamo.
La prima sta nel fatto di aver preso nota del contesto descritto, rispetto al quale l’unica motivazione, secondo l’azienda, potrebbe essere ricondotta a ciò che è stato detto sopra: piccole “incomprensioni” derivanti dalla novità del servizio. Anche, se non soprattutto, nell’interpretazione delle sue regole.
Ora la raccolta - per quanto riguarda plastica, lattine, carta, secco, residuo e umido - parte inderogabilmente alle 4 del mattino e finisce alle 7.30: l’esposizione dei rifiuti - argomenta Sangalli - deve quindi essere fatta entro le 4 del mattino dei giorni stabiliti (con indicazione delle 20 del giorno precedente per le utenze domestiche e della chiusura dell’esercizio per quelle che non lo sono), pena il rischio di non vedersi ritirati i sacchi perché il giro degli operatori è già iniziato.
Sangalli, inoltre, raccomanda, al fine di evitare ritardi, anche la massima precisione possibile da parte dell’utenza non solo negli orari di esposizione, ma anche nella formazione del contenuto dei sacchi e del luogo di esposizione, al fine di rendere più rapido il lavoro degli operatori.
L’azienda di Monza, infine, rende noto che avvierà una campagna di contatto con la cittadinanza varesina, con il duplice obiettivo di informare la stessa in maniera più esaustiva sui cambiamenti del servizio e di raccogliere tutte le segnalazioni.