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Territorio | 30 maggio 2022, 09:47

«Tigli di un dio minore»

Alcuni cittadini di Laveno Mombello hanno scritto una lettera aperta al sindaco, Carlo Maria Santagostino, «perché alcune scelte in campo ambientale non sono state ben accette». Inoltre chiedono un maggiore controllo da parte degli uffici sull'operato delle ditte incaricate. Il testo della lettera protocollata.

Nella foto: abbattimento tigli in frazione Cerro (1 marzo 2022)

Nella foto: abbattimento tigli in frazione Cerro (1 marzo 2022)

In questa siccitosa primavera del 2022, alcuni cittadini di Laveno Mombello, «amareggiati dall’ennesimo pesante intervento sul patrimonio arboreo del territorio, pur apprezzando in generale il lavoro svolto dall’attuale amministrazione in altri settori», hanno reagito sottoscrivendo una lettera aperta al loro sindaco ribadendo la necessità «di fare scelte più etiche in campo ambientale ed in linea con le ultime indicazioni gestionali dettate dalla legge e dalla necessità improrogabile di conservare il bene comune “verde” ormai residuale per le generazioni a venire».

I sottoscrittori chiedono inoltre che si implementi il controllo degli uffici sull’operato delle ditte incaricate, dalle prime fasi di progettazione degli interventi fino alla realizzazione, «in modo che non si ripetano le superficialità e le difformità che si sono verificate tra l’indicazione politica e quanto poi realmente eseguito».    

Ecco il testo della lettera inviata al sindaco Carlo Maria Santagostino.

«Preg.mo Sig. Sindaco.

In qualità di cittadini di Laveno Le scriviamo questa lettera aperta nell’intento di far soffermare la Sua attenzione su alcune scelte operative in campo di politiche ambientali attuate nel corso del Suo mandato.

Vorremmo portare la Sua attenzione su alcuni interventi che hanno modificato in modo irreversibile parte della fascia litoranea del paese in zona di tutela paesaggistica.

Ci riferiamo qui ad operazioni quali l’abbattimento del 50% di alberi pregiati (Canfore e Magnolie) nel parco delle Torrazze, alla cementificazione di 1/3 del prato in frazione Cerro fronte lago con successiva copertura in materiali sintetici, all’abbattimento di un Tiglio a Cerro in un punto che ha comportato una forte alterazione paesaggistica in affaccio al lago e porto prospicienti e non giustificato dalla relazione botanica dell’agronomo incaricato.

Manutenzioni straordinarie ed interventi ex novo che, sebbene supportati da un punto di vista burocratico, sono ispirati secondo noi ad un modo di agire anacronistico.

Un modo di agire in contrasto con le attuali indicazioni di gestione del territorio da più parti promosse e normate e che, nella conservazione del bene paesaggistico e del patrimonio botanico riconoscono un valore imprescindibile e identitario per la comunità.

La ringraziamo nel caso volesse soffermare la sua attenzione su questi particolari eventi occorsi e confidiamo in una sua leale verifica di congruità rispetto alla “visione” del suo programma elettorale.

Contemporaneamente siamo a chiederLe, proprio per i prossimi interventi di analogo impatto, di prevedere una partecipazione tramite pubblici incontri dei cittadini direttamente coinvolti in scelte che riguardano in modo così radicale l’ambiente che abitano.

La ringraziamo per il prezioso tempo e l’attenzione fin qui dedicataci,

La salutiamo cordialmente e Le auguriamo buon lavoro».

Redazione

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