Un appello dai nonni per aiutare Nicolò, appello rivolto ai giocatori di Milan e Palermo. Intanto, come raccontato a “La vita in diretta”, sono pervenuti i primi riscontri dell'autopsia sui corpi di Stefania e Giulia, le due vittime della strage di Samarate compiuta da Alessandro Maja.
La ricostruzione
Gli inquirenti sono riusciti a fare una ricostruzione più approfondita di quanto accaduto tra la notte di martedì 3 e la mattina di mercoledì 4 maggio in via Torino. Sembrerebbe che la prima ad essere colpita nel sonno da Alessandro sia stata Stefania, che si trovava nel soggiorno della casa e non avrebbe fatto in tempo ad accorgersi di quanto stava avvenendo.
L’autopsia ha rivelato anche che, oltre ad utilizzare il martello, Alessandro l’avrebbe colpita con un fendente alla gola.
Dopo aver tolto la vita alla moglie, l'uomo si sarebbe diretto al piano superiore, dove dormivano i figli: la prima a essere assalita sarebbe stata Giulia, che però a differenza della madre, sembrerebbe si sia svegliata e abbia provato a difendersi. Dall’autopsia sono risultate abrasioni su mani e braccia. Ma Alessandro l’ha colpita con un cacciavite ed un martello, causandone il decesso.
Aiutare Nicolò
Nicolò, l’unico sopravvissuto alla strage, è stato sottoposto d’urgenza a un intervento per rimuovere i frammenti di cranio, in quanto il padre lo avrebbe colpito con martello e trapano.
Attualmente il ragazzo, 23 anni, si trova ricoverato all’Ospedale di Circolo di Varese, ancora in gravi condizioni.
Per questo nonno Giulio ha lanciato un appello in tv: «Lui è tifosissimo di Milan e Palermo, vorremo chiedere almeno un audio dai giocatori da fare sentire a Nicolò in ospedale per aiutarlo.»