“I progetti per il paese”. Questo il titolo dell’incontro organizzato da Noi con l’Italia, tenutosi stamattina presso l’Istituto De Filippi di Varese.
Alla presenza, tra gli altri, del presidente del partito Maurizio Lupi e dell’assessore regionale Raffaele Cattaneo, sono stati presentati alcuni dei piani per il futuro del partito a livello locale.
È proprio l’assessore Cattaneo ad aprire l’incontro: «Sono convinto che quello che Noi con l’Italia vuole essere è ancora più importante oggi, all’ombra della guerra e della recente strage familiare di Samarate. Tutti fatti che dicono che qualche cosa non va. Riteniamo quindi che abbia ancora senso la nostra proposta politica. Crediamo ancora nella buona politica e crediamo che sia necessaria».
Toccati poi temi riguardanti l’ambiente, la lotta all’inquinamento e la situazione del Lago di Varese. «Vogliamo essere la parte del centro-destra che mette la sostenibilità ambientale al centro della proposta politica».
«C’è bisogno che nella politica del centro-destra torni una proposta che metta al centro competenze e valori, concretezza e serietà, servizio al bene comune e costruzione del futuro - le dichiarazioni del presidente Maurizio Lupi - Questa è la proposta di Noi con l’Italia, che in Lombardia e a Varese è ben radicata, ed è questo il contributo che vuole dare alla proposta politica del centro-destra. Senza una proposta moderata non si governa, lo dimostrano le tante elezioni in Europa e le recenti amministrative».
«Noi con l’Italia c’è anche qui in provincia di Varese e lavora per tener unito il centro-destra sulla sua idea originaria, evitando derive estremiste che non fanno vincere le elezioni e rendono la coalizione litigiosa - continua l’assessore Cattaneo - Noi siamo una presenza che vuole tenere uniti e vuole tornare alla politica basata sulla dignità e sulla libertà della persona, principale valore a cui noi guardiamo, su visione ragionevole che parte dai contenuti e dalle proposte, consapevoli che la realtà è complessa e non si può semplificare, e non si possono far promesse solo per lisciare il pelo del consenso».
«Il centro-destra deve ritornare a trovare le ragioni per cui è nato, ragioni di ideali, di valori e proposte politiche condivise che hanno fatto in trent’anni la forza del centro-destra - continua il presidente Lupi - Le differenze erano e sono una ricchezza, se non ritroviamo questo a livello locale e nazionale, il centro-destra rimane una sigla e non più una proposta che si candida ancora oggi a governare il paese o le regioni. Questi segnali che vengono dai territori sono importanti e ci rimettono in gioco».
«C’è bisogno nel centro-destra che qualcuno si assuma la responsabilità. I moderati sono quel senso di responsabilità che permette di governare» conclude Maurizio Lupi.