Si sta per concludere lo scambio culturale “Il Rinascimento: radice culturale dell’Europa”, organizzato dal Liceo Pascal di Busto Arsizio con il Gymnázium Ladislava Sáruc di Bratislava. Uno scambio reso possibile dalla collaborazione del console Luigi Cuzzolin e promosso e finanziato dall’Unione Europea. Presenti all’evento il sindaco Emanuele Antonelli, il console Luigi Cuzzolin, il preside del liceo Pascal Gianni Bianchi e tutti gli studenti che hanno partecipato al progetto.
Come ha spiegato il preside, il progetto è nato grazie al console che due anni e mezzo fa, ha messo in contatto le due scuole. Da qui, ai ragazzi, divisi in gruppi misti, è stato chiesto di creare un monumento da esporre e di fare delle presentazioni.
Fino ad arrivare ad oggi, con i ragazzi della scuola slovacca arrivati a Busto Arsizio, pronti a scoprire le opere rinascimentali a Milano e Firenze, nei prossimi quattro giorni. Poi, in conclusione del progetto, è prevista l’uscita di una mostra online in tre lingue (italiano, slovacco e inglese).
Gianni Bianchi ha anche detto: «Il Rinascimento, per certi versi, è un modo di ricerca della verità, della bellezza, un modo di stare insieme intelligente, umanamente interessante. In tempi come l’attuale, in cui c’è la guerra nel cuore dell’Europa, per i nostri amici slovacchi al loro confine, pensare che si possa stare insieme e cercare insieme il vero, è qualcosa in qualche modo di rivoluzionario.» E ha spiegato il perché di questo progetto: «È stato fatto affinché l’Europa non sia solo un nome o un grande mercato dove provare a fare affari in maniera più semplice, ma sia un luogo che ha un’immagine, un’idea, un’anima, un cuore, un pensiero e questo pensiero lo fanno le persone che la vivono, cioè noi.»
Poi, è intervenuto il console Luigi Cuzzolin: «Io sono in Slovacchia dal ’93, ho imparato tantissimo da questo Paese. Soprattutto dai giovani, è sempre stata una grande sorpresa per noi incontrare i ragazzi slovacchi. In un momento così cupo e triste per l’Europa, in cui abbiamo una guerra fuori casa, la parola “Rinascimento” non è mai stata così importante come in questo periodo.»
E rivolgendosi ai ragazzi: «Questo dobbiamo tirarlo fuori noi, con i capelli bianchi, cercando di indicarvi la strada, ma il lavoro vero lo farete voi, siete voi il futuro. Il vero cambiamento deve partire da voi, perché avete l’energia e la voglia di fare. Io ho scoperto quanta energia c’è in voi ragazzi, noi pensiamo sempre di saperne di più ma non è così, il problema è che voi avete meno possibilità di esprimervi. In bocca al lupo a tutti e divertitevi, non solo monumenti.»
Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, ha condiviso le parole del console, aggiungendo: «Vedervi qui in questo momento, dopo il Covid e la guerra, è ancora più bello. Mentre parlavano loro io pensavo, che magari se i potenti della Terra, non parlo solo di Putin ovviamente, avessero fatto qualche Erasmus in più magari ragionavano in maniera diversa. In questi giorni insieme dovete cercare di imparare l’uno dall’altro più cose possibili, anche per il futuro. Noi diciamo sempre che “voi siete il nostro futuro”, voi siete il nostro presente, perché ogni mese cambia il mondo completamente, quindi voi contate tantissimo già adesso.» Poi ha invitato tutti i ragazzi a visitare il comune di Busto Arsizio.