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Economia | 24 marzo 2022, 12:23

«Seminiamo nella terra polverosa e l'erba è gialla»: gli effetti della siccità nei campi del Varesotto

Cristian Delmolino ha un'azienda agricola a Travedona Monate e sta vivendo ogni giorno il grave problema dell'assenza di acqua: «Non crescono i prati e agli animali diamo da mangiare il fieno dello scorso anno. Gli effetti di questo periodo li vedremo in futuro, preoccupano il frumento, gli alberi da frutto e i prezzi»

«Seminiamo nella terra polverosa e l'erba è gialla»: gli effetti della siccità nei campi del Varesotto

La siccità sta creando grossi problemi anche nei campi agricoli della provincia di Varese con effetti che si vedranno anche e soprattutto nel medio lungo periodo.

Cristian Delmolino ha un'azienda agricola a Travedona Monate e tutti i giorni sta facendo i conti con una situazione preoccupante, condivisa con i colleghi del Varesotto, dove il settore agricolo è popolato soprattutto da piccole imprese a gestione famigliare.

«I terreni stanno soffrendo molto l'assenza di acqua, i prati sono gialli - racconta l'imprenditore - a marzo c'è la semina del frumento che sta facendo parecchia fatica; vedremo per il mais ad aprile, sperando che finalmente piova, non possiamo che aspettare».

Anche gli alberi da frutta stanno pagando la mancanza di acqua, «bagno i mirtilli con l'acqua della botte». Gli effetti si vedranno nel medio lungo periodo, la produzione dei frutti ne risentirà parecchio.

A questo si aggiunge il problema degli animali che non hanno erba da mangiare perché non cresce senza l'acqua piovana. «Alle pecore che hanno fame stiamo dando il fieno dello scorso anno ma le scorte non sono infinite» sottolinea Dalmolino. 

Gli effetti di questa siccità primaverile sono evidenti anche ad occhi non esperti.

«Il terreno dove si semina è polveroso, completamente privo di umidità, perché quel poco che c'è viene asciugata dal vento, i prati sono gialli - prosegue l'agricoltore di Travedona - l'unico aspetto positivo è l'assenza di fungini che danneggiano le piante che sono sane, ma che chiedono acqua».

Una situazione difficile insomma di cui si pagherà dazio anche in futuro, non solo nel 2022 ma anche nel 2023 e andrà ovviamente a incidere sulla dinamica dei prezzi e dei costi in un modo che oggi si può solo ipotizzare. 

Chi ha impianti di irrigazione dei campi è comunque in difficoltà, perché il basso livello dei laghi e dei fiumi mette in difficoltà anche da questo punto di vista. 

«Nel breve periodo purtroppo non c'è una soluzione percorribile per risolvere il problema della siccità - conclude Delmolino - possiamo solo aspettare che piova e sperando che quel momento arrivi presto». 

 

 

Matteo Fontana

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