Fiducia a tutta la squadra: la assicura il direttore sportivo Sandro Turotti, più vicino ai tigrotti che mai in questo delicato periodo. Così si chiede ai tifosi.
Perché mentre c'è la questione societaria - tra Patrizia Testa che si è affidata a un legale, l'avvocato Santino Giorgio Slongo, e il consorzio Sgai, che comprò le quote di maggioranza lo scorso novembre, con la scadenza del 31 gennaio come secondo step - non si stanno giocando delle partite, ma una partita continua: quella della salvezza.
Una squadra completa
Da dicembre, i tigrotti, allenati da Luca Prina, dopo ripetute sofferenze hanno mostrato un passo diverso, che però è stato raramente premiato dal risultato che avrebbe meritato la prestazione. Prima della pausa natalizia, la vittoria contro la Pergolettese sicuramente e lo stesso pareggio conquistato con le unghie e con i denti nella nuova casa dell'Albinoleffe. Poi due pareggi (con il Trento e il Piacenza) e la sconfitta inferta da un Padova inizialmente in svantaggio.
Fondamentale è cercare di infondere più serenità possibile a una squadra che ha sempre mostrato responsabilità, ma che, non va dimenticato, ha un'età media bassa. È il progetto giovani, quello che infonde orgoglio a chi vede la differenza tra la Pro Patria e altre realtà. L'altra faccia della medaglia è che ragazzi venuti e ceduti alla società biancoblù in virtù anche della sua serietà e solidità costruite negli anni, possano essere più esposti alle difficoltà di questi tempi.
Ecco perché è importante stare al loro fianco. Nel calciomercato, per forza di cose, si è potuto ricorrere a un solo acquisto, quello di Max Pesenti, bomber sul quale si conta però per trasmettere una scossa nella parte realizzativa (LEGGI QUI).
Tuttavia, ricorda Turotti, «se analizziamo la squadra è completa in tutti i reparti. Con Pesenti si è voluto intervenire per dare una mano».
Uno degli elementi che può imprimere la svolta è Lombardoni, il suo rientro in campo è molto atteso. Al netto degli esami, «sta correndo e ha toccato anche palla - spiega Turotti - manca la partita». Sul fronte infortuni si è andati per le lunghe anche con Vezzoni: hanno complicato la vita in particolare all'attacco rendendo problematica la continuità, con lo zampino anche del Covid. «Ma non mancano giocatori» ribadisce Turotti.
Sabato contro il Lecco
Prova attesa è quella di sabato 5 febbraio contro il Lecco alle ore 14.30 allo stadio Speroni.
Una sfida rovente di per sé, oggi non perde ma assume un ulteriore significato. Lo zero a zero casalingo contro il Trento è indigesto ai tigrotti che nel primo tempo hanno costruito un grattacielo di azioni; nella ripresa, gli avversari hanno saputo modificare uomini e assetto per non incassare il gol che incombeva.
Il Lecco - 31 punti - è reduce da due vittorie consecutive (Legnago e Triestina), dopo la caduta a Salò. Missione dei tigrotti è interrompere questa serie, ma soprattutto iniziare a macinare punti consistenti.