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Cronaca | 28 gennaio 2022, 17:55

Gallarate, arresto cardiaco in officina. Salvato dal Dae

Il defibrillatore a portata di mano ed il sangue freddo del rianimatore sul posto hanno evitato la tragedia all'interno di un'officina di viale Milano. Si conferma l'essenzialità dei Dae nei luoghi ed esercizi pubblici

Gallarate, arresto cardiaco in officina. Salvato dal Dae

Per fortuna, gli addetti all'utilizzo del Dae si stanno moltiplicando. Soprattutto per le normative che in più ambiti, principalmente in quello sportivo, e all'interno di diversi enti od associazioni richiedono la presenza di soggetti formati e certificati. Così, l'utilizzo dello strumento salvavita – il defibrillatore semiautomatico – non è più un “segreto” per molti.

Non sappiamo se il rianimatore di ieri pomeriggio a Gallarate, in viale Milano, fosse un soggetto formato oppure una persona in grado di gestire benissimo le emozioni e di mantenere la calma e la lucidità per seguire alla lettera le istruzioni dell'operatore 112 al telefono. Sta di fatto, che il Dae a portata di mano ha evitato la tragedia all'interno di un'officina di Gallarate quando un 68enne ha avuto un malore, mentre stava attendendo le operazioni di check-in della propria vettura. L'uomo ha perso improvvisamente conoscenza e il suo cuore si è fermato. Immediata la chiamata al Numero Unico di Emergenza e, mentre l'operatore della centrale inviava sul posto l'automedica e l'ambulanza della Croce Rossa, al rianimatore sul posto venivano date le istruzioni per eseguire il massaggio cardiaco e farsi portare il defibrillatore dal vicino istituto scolastico “Falcone”

All'arrivo dei mezzi di soccorso, il Dae aveva già rilasciato la prima scarica e l'équipe sanitaria poteva così proseguire nelle manovre di rianimazione avanzata, stabilizzando le condizioni del paziente e trasportandolo al vicino ospedale. Qui è stato sottoposto ad angioplastica e ora si trova ricoverato, dopo l'operazione, in terapia intensiva. 

La perfetta sinergia tra il sistema 118 e la rete di primo soccorso formata dai cittadini ha dimostrato, ancora una volta, la capacità di salvare vite. Un intervento tempestivo del defibrillatore è in grado di intercettare le residue possibilità di sopravvivenza del soggetto colpito da arresto cardiaco in almeno il 50% dei casi.

A.M.

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