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Varese | 15 dicembre 2021, 14:26

“Non sconto” carburante, è stallo: sempre e solo 2 centesimi e pochissime app scaricate

Regione Lombardia pressa la Svizzera affinché passi a rilevazioni mensili e non più trimestrali (oggi si è fermi a settembre) e i gestori locali denunciano medie di prezzo non veritiere oltre confine: «Lo sconto dovrebbe essere almeno di 14 centesimi». Intanto l’appello ai cittadini: «Fatevi trovare pronti con l’applicazione»

“Non sconto” carburante, è stallo: sempre e solo 2 centesimi e pochissime app scaricate

Sconto carburante per le zone di confine: è stallo.

L’agevolazione rimane fissa sui 2 centesimi al litro, cifra talmente irrisoria da essere considerata “inesistente” dai cittadini. E vale, al momento, solo per la fascia A (fino a 10 km dalla frontiera svizzera) e solo per la benzina.

In tale contingenza Regione Lombardia lamenta una mancanza di ascolto da parte delle autorità elvetiche in tema di frequenza delle rilevazioni dei prezzi (le ultime risalgono a settembre), chiedendo che le stesse vengano effettuate su base mensile e non trimestrale, mentre la Faib Confesercenti, che raggruppa i gestori delle pompe di benzina del territorio, denuncia che la medesima rilevazione del costo del carburante è effettuata dalla Confederazione Elvetica in modo penalizzante: «Al momento il differenziale dei prezzi giustificherebbe uno sconto di almeno 14 centesimi» afferma il presidente Massimo Sassi.

E c’è un terzo ordine di problemi: i cittadini, scoraggiati dall’infima convenienza delle agevolazioni, non stanno scaricando l’app “Sconto Carburante”, diventata necessaria al posto della Tessera Sanitaria e del sistema retto dai pos.

Per fare ordine sulla situazione, questa mattina Confesercenti Lombardia Sede Territoriale di Varese ha indetto una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte la presidente Romana Dell’Erba, la direttrice territoriale Rosita De Fino, la Faib nella persona di Massimo Sassi, la vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza e il sindaco di Varese Davide Galimberti.

«La nostra associazione si muove ed è presente con le categorie per portare avanti le istanze del territorio - ha detto Romana Dell’Erba - Stiamo Lavorando per cercare di rimuovere gli ostacoli all’esercizio di diritti che spettano ai cittadini del Varesotto e ai nostri associati, ma chiediamo agli stessi cittadini di non aspettare il momento della massima convenienza per scaricare l’applicazione». «Il rischio - ha aggiunto Rosita De Fino - è che poi lo si faccia tutti all’ultimo minuto e il sistema regionale vada a intasarsi».

Anche alcuni benzinai sono rimasti indietro con l’aggiornamento tecnologico (soprattutto in Fascia B), sebbene la preoccupazione principale dei gestori al momento sia un’altra: «I due centesimi di sconto sono troppo risicati e risalgono al mese di settembre - ha affermato il presidente di Faib - A oggi il differenziale è molto più ampio: arrivo da un giro fatto nella zona di Ponte Tresa e del Gaggiolo e in base ai prezzi rilevati lo sconto potrebbe essere almeno di 14 centesimi al litro. Chiediamo non solo un’accelerazione sul monitoraggio, ma anche di capire come Berna effettui i rilevamenti, perché a quanto ci risulta vengono presi a campione impianti molto distanti dal confine italiano, con prezzi ben più alti rispetto a quelli praticati nella zona di Gaggiolo, Stabio e Ponte Tresa. Prezzi che, come tali, giustificherebbero uno sconto maggiore in Italia».

La risposta arriva da Francesca Brianza: «Dopo la sospensione dello sconto nel primo periodo della pandemia, da quest’estate il margine per applicarlo, dovuto alla differenza di prezzo, è tornato. All’ambasciata elvetica abbiamo chiesto di effettuare rilevazioni su base almeno mensile e non trimestrale, come accadeva prima, ma non ci sta rispondendo. E l’ultima richiesta di aggiornamento risale al 25 novembre. Siamo fiduciosi che entro la fine del mese le cose possano cambiare, ma i meccanismi dovrebbero diventare automatici e non dovrebbe essere Regione Lombardia a sollecitare».

Sui prezzi: «Il prezzo “italiano” è indicato dal MeF e noi dobbiamo rifarci a quello. I metodi svizzeri invece sono insindacabili e sono gli stessi che prima giustificavano senza obiezioni uno sconto maggiore: su questo Regione Lombardia può solo fare segnalazioni».

Sull’app, infine: «Diffondiamola, perché dobbiamo farci trovare pronti e le amministrazioni comunali possono fare la loro parte nell’invitare i cittadini a scaricarla e agevolarli nel farlo. Ricordo che il sistema è più pratico e meno costoso anche per i gestori».

«Ritengo giusta questa sensibilizzazione e anche il nostro Comune farà la sua parte - ha replicato il sindaco Galimberti - ma per convincere davvero i varesini ci vuole un’accelerazione sul fronte dello sconto. Oggi è troppo basso, mentre il differenziale dei prezzi è sotto gli occhi di tutti».

Fabio Gandini

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