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Busto Arsizio | 12 dicembre 2021, 15:00

Al Teatro Sociale "Delia Cajelli" si inizia con un'opera da sfogliare

Prima de "La Traviata" presentato il libro "Bottega Milano Lombardia" che passa anche da Busto: un curatore è il regista della rappresentazione di oggi

Da sinistra, Alessandra Ceccuzzi, Alberto Oliva, Elisabetta Invernici e Daniele Geltrudi

Da sinistra, Alessandra Ceccuzzi, Alberto Oliva, Elisabetta Invernici e Daniele Geltrudi

Prima de "La Traviata" un'opera ma da sfogliare. Al Teatro Sociale "Delia Cajelli" oggi pomeriggio incontro con Alberto Oliva, nei panni non di regista ma di curatore con Elisabetta Invernici. Il loro libro "Bottega Milano Lombardia" è stato presentato: dedica un focus particolare a Busto Arsizio, primo e unico Distretto Storico del Commercio della Lombardia, presentando 9 degli oltre 40 brand storici del territorio (elenco completo delle attività QUI ). Il volume di 192 pagine, in testo bilingue italiano-inglese, ha gli scatti di Roby Bettolini ed è edito dalle Edizioni le Assassine di Milano, stampato nella storica Tipografia Landoni.

In città, si trova da Bustolibri.com e poi nella libreria Bocca di Milano (Galleria Vittorio Emanuele II).

Milano non è la Lombardia e la Lombardia non è Milano. Ma insieme sono la finestra d'Italia sul mondo, è il messaggio. Antichi mestieri sopravvivono e si evolvono grazie a tanti giovani uomini e donne che si trovano a gestire imprese familiari di grande valore e le traghettano con inventiva dal passato al futuro, rispondendo alle sfide di un presente incerto che solo i visionari, in spirito leonardesco, riescono a cogliere come opportunità senza farsi scoraggiare dalle congiunture avverse. È proprio Leonardo da Vinci a fare da filo conduttore al volume, ispirando l’itinerario lombardo che si dipana sulle sue tracce. È il 1482 quando lascia Firenze e la Bottega del Verrocchio per raggiungere la corte degli Sforza in cerca di fortuna. 

Tra le aziende narrate, quelle di Busto Arsizio con il “Distretto storico del commercio” della Lombardia, che raccoglie in un territorio molto circoscritto oltre quaranta marchi storici, capaci di mantenere inalterata nel tempo un’identità fatta di qualità e sapienza artigiana. Il volume racconta nove brand appartenenti al distretto, a testimoniare una ricchezza nascosta ai più, ma preziosa nella sua virtuosa operosità silenziosa. 

Così ancora una volta cultura ed economia si abbracciano e cercano sostegno e futuro l'una dall'altra.

Sono intervenute anche Francesca Boragno e Alessandra Ceccuzzi, che ha ricordato che uno dei massimi esperti di Leonardo è un bustocco, don Alberto Rocca.

Redazione

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