Invoca ancora il «feroce desiderio di portare a casa il risultato», Luca Prina, quella che aveva auspicato contro il Südtirol un mese fa. La speranza è dunque che porti bene, visto l'esito al fischio finale di allora (LEGGI QUI): anche se domenica 14 novembre contro il Renate tutti vorrebbero di più a livello di punti (e fiducia).
Un sogno, considerando che parliamo di una squadra in viaggio a 12 punti sopra la Pro Patria in classifica? No, e per due ragioni. La prima è di recente cronaca. Anche Renate è caduto nell'ultima giornata di campionato, e contro il Piacenza, che naviga in zona Pro Patria, ora ricaricato da quei tre punti. La seconda è la visione espressa da Prina. «Un avversario di altissimo livello - afferma l'allenatore tigrotto - è capace di far gol sempre e un giocatore che si sta elevando con numeri offensivi come Galuppini». Sarà lui il sorvegliato speciale, ma Prina tiene a ribadire un concetto: «Veniamo da una sconfitta che ci brucia tanto, per cui qualsiasi avversario dev'essere motivazione per dimostrare che la sconfitta era legata a un episodio, dopo una prestazione di alto livello».
Certo, la motivazione ce l'ha anche il Renate, che appunto ha perso a sua volta. Ma il messaggio che passa dalla sala stampa nella risposte registrate alle domande dai giornalisti, è sempre quello di rimanere concentrati soprattutto su se stessi. Sia come atteggiamento, sia come valutazione degli avversari «in un campionato che si sta delineando come equilibratissimo».
Difesa priorità, visto che c'è (anche) bomber Galuppini? Non solo, attenzione puntata sulle fasi di transizione: «Dobbiamo fare una partita completa, ma mi soffermo in particolare su queste, da interpretare in modo ordinato e preciso. Poi mi aspetto qualcosa in più dalla motivazione di settimana scorsa».
In questa preparazione, a maggior ragione restano fuori le questioni societarie, assicura, non devono entrare «altre cose di non mia o nostra competenza, abbiamo passato una settimana normale».