Andrea Cassani fa il suo ingresso nella sala Consiliare di palazzo Broletto poco dopo le 20. Alza le braccia in segno di vittoria, fra gli applausi scroscianti dei suoi sostenitori. Ci sono esponenti di tutte le liste di centrodestra che lo hanno sostenuto, da quelle legate ai partiti (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) alla Civica che porta il suo nome è che ha dato un contributo notevole al risultato finale (se a Gallarate non ci sarà ballottaggio sarà anche per quei voti, al momenti in cui scriviamo al 14.15%).
Cassani festeggia, parla poco ma, fra discorso in aula e dichiarazioni alla stampa, è netto: «Sono molto contento, abbiamo fatto una grandissima campagna elettorale. Abbiamo parlato di programmi, di come governare una città mentre gli altri si sono dedicati a gettare fango. Continueremo nel solco di quanto fatto. Non vedo l’ora di ripartire. Mi dispiace per gli altri ma siamo più forti noi». Poi, a margine: «C’è chi ha voluto fare di queste elezioni un referendum pro o contro Andrea Cassani. È andata così». Infine, il classico sassolino tolto dalla scarpa: «Chiedo a tutti un minuto di silenzio per la scomparsa politica dei ferrazziani».
Di tono comprensibilmente opposto il commento rilasciato dalla principale competitor, Margherita Silvestrini, candidata del centrosinistra: «Non è andata come speravo e come speravamo. Nonostante l’inadeguatezza e le ferite delle inchieste questo sindaco ha riottenuto il consenso dei cittadini di Gallarate. Noi, la coalizione che mi ha sostenuta e i volontari e i sostenitori abbiamo percorso un lungo tratto di strada, entusiasmante e ricco, ma evidentemente non è bastato. Faremo assieme un riesame ma gli errori commessi sono miei»
Sulle proposte:«Le nostre non hanno il copyright, sono disponibili a chiunque abbia intelligenza per capirle e volontà per realizzarle». Infine il proposito: «Dai banchi dell’opposizione continueremo a esercitare il controllo sull’operato di sindaco e assessori. Lo faremo ancora più determinati, rafforzati dall’entusiasmo delle donne e degli uomini che in questi mesi non si sono risparmiati. Continueremo a lavorare convinti che Gallarate meriti il meglio»