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Territorio | 14 luglio 2021, 11:02

Cittiglio, l'omaggio dello scultore Pietro Scampini ad Alfredo Binda

L'artista di Castronno ha rivisitato la scultura in ferro del ciclista chino sul manubrio, realizzata in occasione dei Mondiali di Varese del 2008, dedicandola al campionissimo di ciclismo: inaugurazione prevista per domenica 18 luglio

Cittiglio, l'omaggio dello scultore Pietro Scampini ad Alfredo Binda

Lo scultore e artista varesotto Pietro Scampini rende omaggio con una sua opera al grandissimo campione di ciclismo Alfredo Binda, che verrà inaugurata domenica 18 luglio a Cittiglio, paese natale del tre volte campione del mondo e vincitore di cinque giri d'Italia. 

La scultura in ferro del ciclista chino sul manubrio, che Scampini ha ideato e realizzato nel 2008, per celebrare i Mondiali di ciclismo svoltisi a Varese, diventa ora, opportunamente rivisitata, anche il ricordo di un campionissimo, Alfredo Binda, nato a Cittiglio l'11 agosto 1902 e scomparso il 19 luglio 1986.

Dopo le due che si possono ancor oggi ammirare, una ai Giardini Estensi e una nel rione Casbeno, entrambe con la scritta "Varese" che celebrò la corsa iridata, una terza scultura, con la scritta "Alfredo Binda", collocata nella rotonda davanti alla stazione ferroviaria di Cittiglio, sarà inaugurata domenica nel paese natale del famoso e indimenticato ciclista, con una cerimonia prevista alle 10,30 presenti le autorità locali e numerosi ospiti.

La sagoma del corridore stilizzato, ormai celebre e fotografata da migliaia di turisti che giungono a Varese, è realizzata con una linea continua che esprime la dinamicità del gesto atletico sportivo. «Si tratta di un omaggio a un campione di uno sport che ho sempre amato - ricorda Pietro Scampini - anche per questo ho voluto donare al Comune, già impegnato in numerose iniziative in ricordo del grande concittadino, il progetto dell'opera, la cui realizzazione è stata consentita dal prezioso intervento di uno sponsor, la Colacem di Caravate. Il ferro è stato tagliato con il procedimento dell'ossitaglio, grazie anche alla collaborazione della ditta Altafini di Sumirago».

Ultimati gli ultimi dettagli tra cui la speciale verniciatura dopo la posa sul basamento, l'opera sarà inaugurata alla vigilia del 35esimo anniversario della morte di Binda e sarà sicuramente una delle grandi attrazioni per i tanti appassionati di ciclismo che visitano il paese, non lontano dal lago Maggiore, dove proprio domenica è anche in programma una pedalata "sulle strade di Alfredo Binda".

Pietro Scampini, nato nel 1950 a Cardano al Campo, è uno degli scultori professionisti più noti ed apprezzati del Varesotto. Vive e lavora a Castronno, pur essendo idealmente cittadino del mondo che ha visitato con le decine di mostre realizzate in tutti i continenti. Artista autodidatta, dopo aver seguito per tre anni corsi di pittura all'Accademia di Brera, si è dedicato in via esclusiva alla scultura, approdando nei laboratori di Carrara, patria del marmo.

Lì Scampini ha incontrato artisti di fama mondiale, restando poi artisticamente legato alla città toscana, tra il lavoro nell'atelier di Castronno e l'allestimento di ben 39 mostre in Italia e all'estero, da Varese a Goteborg, da Tokyo a Melbourne, da New York a Venezia, un lungo elenco che documento il suo iter creativo.
Artista decisamente controcorrente, Scampini ha lavorato materiali diversi, dal marmo al bronzo alla pietra, fino al gesso e finanche alla carta, allo spago, alla corda.

Dalle Ombre alle Muse, dagli Enigmi alla coloratissima esperienza con l'arte figurativa africana delle donne di etnia 'Ndebele, le sue creazioni si snodano ormai in decenni di lavoro. Da ricordare tra le opere più recenti e prestigiose dell'artista anche la statua in bronzo di Nelson Mandela donata a Milano dal governo sudafricano e installata sei anni fa davanti alla sede del consolato generale del Sudafrica.

"Self made man" dell'arte Scampini non ha mai dimenticato le sue origini di provincia, ama la terra e la fatica, nel segno di una umanità divenuta il senso stesso della vita quotidiana. Ed è proprio in questo quadro, alimentato anche dalla passione per il ciclismo, che si inserisce la scultura dedicata al grande Alfredo Binda.

Redazione

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