Potremmo definirlo il “metodo Bianchi”: si è conclusa in un clima di armonia e coesione la prima riunione della coalizione di centrodestra che ha praticamente chiuso il cerchio sulla definizione della compagine elettorale che sosterrà la candidatura di Matteo Bianchi a sindaco di Varese. Il nodo centrale era la definizione delle liste così dette civiche e quindi quella che fa riferimento a Varese Ideale e una che si voleva direttamente collegata al sindaco.
Un tasto dolente che aveva creato frizioni in coalizione, fino all’arrivo di Bianchi. La quadra si è trovata e ruota intorno alla definizione di "civismo" e di "sindaco": potranno candidarsi persone che non si riconoscono nei partiti tradizionali, ma non necessariamente alla prima esperienza amministrativa e nessuna lista sarà collegata al sindaco (perché Bianchi non è uscente) ma saranno tutte di supporto alla candidatura.
Si andrà così a riproporre lo schema regionale che si è già dimostrato vincente in altre province, con la lista che si chiamerà Varese Ideale Matteo Bianchi sindaco. E poi ce ne sarà un’altra, mossa dallo stesso principio e guidata da Luca Boldetti, che alle scorse elezioni si era presentato proprio in una lista civica, quella collegata a Paolo Orrigoni. La lista a sostegno di Bianchi sarà un progetto diverso, ma ne faranno sicuramente parte i colleghi Valerio Vigoni e Rinaldo Ballerio.
Confermate anche le tre liste “di partito” e quindi quella della Lega, di Fratelli d’Italia e quella della federazione di Forza Italia che raggruppa Noi con l’Italia, il Popolo della Famiglia e Cambiamo. Giovedì sera la prossima riunione per chiudere le liste e fare il punto sul programma elettorale di cui si sta occupando un gruppo di lavoro coordinato da Barbara Bison.














