I lavoratori frontalieri hanno la possibilità di usufruire dei 5 tamponi mensili gratuiti messi a disposizione dalla Confederazione. Ma l'iniziativa non è ben vista dalla Lega dei Ticinesi che, da sempre, porta avanti il motto "padroni a casa nostra" . «Non si capisce perché i test ai frontalieri dovremmo pagarli noi! Che vengano fatturati al Belpaese» commenta il consigliere nazionale Lorenzo Quadri.
A Quadri risponde l’Ordine dei Farmacisti del Canton Ticino con il portavoce Federico Tamò: «Il virus non guarda certo i confini. Se quotidianamente entrano 70 mila persone in Ticino per lavorare è giusto che usufruiscano degli strumenti per poter arginare questa pandemia. Una volta tanto, un provvedimento sensato: non possiamo e non dobbiamo fare distinzioni, ne va della salute della popolazione residente».
Per usufruire dei tamponi gratuiti basta presentarsi in farmacia con il tesserino della cassa malati o il permesso di lavoro e la tessera sanitaria italiana.