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Territorio | 25 marzo 2021, 10:26

Terremoto politico a Saltrio, cade la giunta e arriva il commissario

Dimesso il vice sindaco, un assessore e otto consiglieri su dodici: «La situazione era diventata da più punti di vista insostenibile. Saltrio non poteva più permettersi una giunta immobile e inadeguata»

Terremoto politico a Saltrio, cade la giunta e arriva il commissario

Questa mattina, per effetto delle dimissioni della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali è caduta la Giunta comunale di Saltrio, presieduta dal sindaco Zanuso. Oltre ai consiglieri di opposizione del gruppo “Saltrio Nuova” Sartorelli, Leto Barone, Cocchi e Chiofalo, che si sono dimessi compatti, hanno rassegnato le dimissioni anche membri di peso della ex maggioranza, a cominciare dal vicesindaco Franzi e dall’ex assessore Castellano, quest’ultimo passato al gruppo misto da diversi mesi. Insieme a loro anche i consiglieri della ex maggioranza Sgrò e De Vittori hanno rassegnato le dimissioni. 8 consiglieri su 12, quindi, decretano “il tutti a casa” con conclusione anticipata dell’amministrazione che ha retto il comune dalle elezioni del 2016.

«La situazione era diventata da più punti di vista insostenibile - ha commentato il capogruppo d'opposizione Antonio Sartorelli - Ma insieme ai colleghi, che ringrazio, l’abbiamo fatto per il paese, che non poteva più permettersi una giunta immobile e inadeguata sulle questioni importanti che questo periodo storico ci mette davanti».

«Non avremmo voluto arrivare ad un atto così plateale, soprattutto a 5 mesi dalle elezioni - ha rimarcato il vicesindaco uscente Giuseppe Franzi, sindaco storico del paese - ma è chiaro che quando il primo cittadino perde tre quarti dei consiglieri che l'avevano sostenuto, significa che i problemi in seno all'amministrazione erano estremamente seri. Ad eccezione delle opere pubbliche che credo, senza tema di smentita, siano state portate avanti nel migliore dei modi, sugli altri temi l’immobilismo più totale, il disinteresse per i veri problemi, è stato il motivo conduttore di questi anni». 

«Ringraziamo il sindaco uscente e la sua Giunta - ha aggiunto Giuseppe Leto Barone di Saltrio Nuova - Ma nonostante l’impegno che certamente ci hanno messo, i loro risultati sono stati fallimentari sotto tutti i punti di vista. A cominciare dalla gestione delle vaccinazioni durante l’emergenza a Viggiù, passando per la totale indifferenza per il paese, per le sue attività produttive e anche per i più bisognosi. Non sono riusciti neppure a distribuire i soldi arrivati per l’emergenza covid, che servivano proprio per far fronte alle necessità più imminenti».

«Il bilancio di pochi giorni fa, che abbiamo votato solo per senso di responsabilità -  ha commentato Daniela Sgrò, della ex maggioranza - ha sancito a mio parere l'incapacità della Giunta uscente di comprendere le emergenze attuali. I tagli lineari proprio dove invece sarebbero serviti più soldi, e cioè nelle spese correnti, il denaro dato a chi ne ha più bisogno, insomma, ne sono un esempio eclatante».

Caduta l’amministrazione, il comune passerà per gli affari urgenti a un commissario prefettizio che sarà nominato entro brevissimo tempo, e che traghetterà Saltrio verso le prossime elezioni d’autunno. «Dopo anni di disinteresse per i problemi - ha proseguito Castellano - A questo punto è importante che tutti quelli che hanno a cuore il bene del paese, dalla ex maggioranza alla ex opposizione, si rimbocchino le maniche». «La prossima amministrazione avrà bisogno di un sindaco, di una giunta e di un consiglio fatto da persone competenti e presenti - ha spiegato Chiofalo, subito seguito da Cocchi - C’è bisogno di persone che sappiano intervenire fin dal primo giorno per riparare i danni fatti in questi 4 anni di immobilismo». 

Redazione


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