L'annoso e mai risolto problema rappresentato dalla superstrada statale Besozzo Vergiate, croce di automobilisti e camionisti per la presenza di un numero esagerato di semafori e di autovelox per non parlare dello stato della strada e del traffico sempre sostenuto.
Del futuro prossimo della superstrada si è parlato ieri in Provincia in un incontro - convocato principalmente per discutere della sicurezza sulla Sp18, afflitta la traffici pesante - tenuto dal consigliere provinciale delegato alla Viabilità Aldo Simeoni al quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni interessati, Anas e i rappresentanti degli autotrasportatori. I problemi della Sp18 si intersecano con quelli della superstrada 629 che se fosse più scorrevole "attirerebbe" più camion che così eviterebbero di percorrere la provinciale che da Bardello, Biandronno e Travedona porta fino a Vergiate e da qui nell'ultimo tratto di superstrada per poi inserirsi in autostrada. Nel corso dell'incontro si è parlato, tra le opere di più vicina realizzazione, proprio quelle riguardanti la superstrada statale Besozzo Vergiate, «dove sono già in corso progettazione definitive relative a rotatorie a Vergiate, Mercallo e Malgesso e proseguendo lungo questa direzione, ipotizzando in futuro la razionalizzazione di altre intersezioni come quella in corrispondenza della Sp36 all'altezza di Travedona Monate o quella della Sp32 a Comabbio».
Villa Recalcati ha poi ribadito l'impegno a riconoscere «la validità strategica sia delle opere in carico ad Anas per la fluidificazione del traffico sulla statale 629 come, rotatorie, eliminazione di altri perditempi, nuovi accessi per il miglioramento delle accessibilità da e verso i poli industriali dei vari Comuni attraversati, sia delle infrastrutture che potrebbero isolare dal traffico altre porzioni di territorio e che quindi, indirettamente, possa trarne beneficio anche la S.P.18». Sul tavolo anche la richiesta del Comune di Besozzo di realizzare la Bretella stradale da Olginasio alla S.S. 629 alle porte di Besozzo per completare definitivamente il percorso viabilistico di collegamento tra la S.P. 1, la S.P. 50 e la S.S. 629 a suo tempo ipotizzato e che, nel suo primo tratto comprendente il Viadotto sul fiume Bardello che collega la S.P. 1 alla S.P. 50, è già stato realizzato a cura della Provincia di Varese.













