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Territorio | 17 febbraio 2021, 19:37

Ats Insubria: «Quattordici casi di variante scozzese individuati a Viggiù su un campione di 200 abitanti»

L'Agenzia per la tutela della salute spiega le ragioni che hanno portato ad allargare lo screening a tutta gli abitanti del paese della Valceresio: «In base ai dati ad oggi disponibili questa variante appare piuttosto simile al virus originale in termini di virulenza e di diffusione. Garantita la massima attenzione»

Ats Insubria: «Quattordici casi di variante scozzese individuati a Viggiù su un campione di 200 abitanti»

Quattordici tamponi positivi alla variante scozzese individuati dall'attività di screening svolta nella giornata di ieri a Viggiù. Lo ha comunicato in serata Ats Insubria: «In data 16.02.2021 Ats Insubria - si legge in una nota diffusa in serata dall'Agenzia - ha rilevato 14 tamponi positivi per variante scozzese, emersi a seguito di una campagna di testing effettuata su un campione di popolazione di circa 200 persone residenti nel Comune di Viggiù».

L’indagine analitica è stata condotta dal Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Sette Laghi, diretto dal professor Fabrizio Maggi. «La scelta di effettuare un approfondimento su un target di popolazione definito del Comune è stata determinata da un andamento dei contagi crescenti nel corso delle ultime due settimane sul territorio, in particolare nella popolazione scolastica» prosegue Ats Insubria.

Da qui la decisione di allargare lo screening a tutta la popolazione. «A seguito del rilievo, di concerto con le Autorità competenti e il Signor Sindaco del Comune di Viggiù, è stato deciso di allargare l’attività di indagine all’intera popolazione (circa 5.000 abitanti) - aggiunge l'Agenzia - Da oggi è in corso l’attività tamponatoria, dedicata esclusivamente a tale intervento, presso la località Fontanelle di Malnate. La popolazione convocata, circa 1.000 unità al giorno, sta collaborando in modo significativo. L’attività proseguirà nei prossimi giorni fino a pieno completamento dell’indagine».

«La variante scozzese è stata identificata in Italia in modo sporadico a partire da ottobre 2020 - prosegue Ats - In base ai dati ad oggi disponibili questa variante appare piuttosto simile al virus originale, in termini di virulenza e di diffusione. Ats sottolinea l’importanza di un’ampia adesione dei cittadini di Viggiù, allo scopo di rilevare eventuali positività e contenere la diffusione del virus variato».

«I Medici di Medicina Generale sono stati attivati per implementare le azioni di sorveglianza sanitaria e per sensibilizzare la popolazione - conclude la nota di Ats - Le misure di controllo sono in corso e, anche a seguito dell’ordinanza regionale che identifica l’area “zona rossa”, la situazione appare presidiata con garanzia di massima attenzione delle Autorità».

 

Redazione

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