Non farsi prendere dalla frenesia, dalla rabbia e dalla voglia di protestare a tutti i costi; è questo il senso dell'appello rivolto ai colleghi dall'imprenditore varesino Maurizio Altamura titolare e chef de "La Cucina di Altamura" a Varese, che invita tutti «al buon senso e a ragionare», in vista della manifestazione #IoApro in programma domani, 15 gennaio.
«Considerando che probabilmente la Lombardia da lunedì verrà collocata in zona rossa, ritengo sia meglio rinviare la manifestazione - afferma Altamura - è ben chiaro che le ragioni della protesta del nostro settore restano sacrosante, come è più che giusto far sentire la nostra voce, il nostro forte disagio alle istituzioni, ma farlo in un contesto come quello lombardo, dove oggettivamente l'indice Rt è alto, potrebbe diventare controproducente, perché potrebbero additarci come untori».
Tra zona arancione e zona rossa la differenza è sostanziale e non solo cromatica. «Dopo dieci mesi di parziale inattività molte attività del settore horeca sono allo stremo e i ristori non sono sufficienti - prosegue Altamura - come è altrettanto chiaro che non è certo la nostra categoria a fare aumentare i contagi, visto che siamo fermi, ma la situazione sanitaria peggiora. Aprire tre giorni in zona arancione per poi lunedì essere probabilmente in zona rossa ha poco senso, ci vuole buon senso anche quando si protesta, per questo ai miei colleghi dico che è meglio rinviare. Una manifestazione di questo tipo ha senso in zona gialla o in zona arancione stabile e non con una zona rossa che incombe dopo tre giorni».