Il futuro dell’area ex Aermacchi (leggi qui) rimane al centro del dibattito politico cittadino. Chi non si limita a contestare o a demolire le idee altrui è Azione, che sul progetto di rigenerazione (o riqualificazione) dell’ex sito industriale di 40 mila mq presenterà presto una serie di osservazioni e proposte, «nei limiti di quello che rimane, non dimentichiamolo, un intervento a regia principalmente privata e non pubblico».
A parlare è Carlo Alberto Coletto, referente varesino del partito, il cui parere generale sull’opera non è certo contrario tout court: «Si tratta di un’area degradata e come tale merita un volto nuovo. Dopo anni di amministrazione leghista ingessata, gli interventi fatti o promossi dall’amministrazione guidata dal sindaco Davide Galimberti sono, come in questo caso, apprezzabili, pur con un ben preciso limite: sono avvenuti a macchia di leopardo e non hanno guardato a una visione complessiva di Varese»
«Nello specifico dell’ex Aermacchi - continua Coletto - Azione ritiene sia innanzitutto necessaria una regia politica che possa delineare le priorità da seguire. E che il mantenimento del rilievo storico che possiedono alcuni edifici presenti nel sito sia doveroso e da non dimenticare».
In attesa del documento che verrà presentato nei prossimi giorni, Coletto ne anticipa uno dei contenuti principali: «Riguarda piazzale Foresio, area demaniale nelle immediate vicinanze dell’ex Aermacchi. Chiederemo al Comune se ci sono proposte che la riguardano, perché noi una l’abbiamo: sfruttare gli edifici da recuperare per un progetto di social housing, destinato ad aiutare le giovani coppie della città».
Un’altra osservazione sarà centrale: «A cosa verranno destinati gli oneri di urbanizzazione dell’intera opera di riqualificazione? Sfruttarli nel modo adeguato sarà un’opportunità importante per la città e l’argomento merita una seria riflessione».
Infine, Azione solleva e solleverà un’altra importante questione: la revisione del Pgt (Piano di governo del territorio): «Era uno dei punti fondamentali del programma presentato dal sindaco Galimberti - conclude incalzando Coletto - e non è stato ancora realizzato. Perché questo ritardo? Come si può prescindere dallo stesso nella ricerca di una visione ben precisa dell’identità cittadina?».