Maxi furto in una villa di pregio di Laveno Mombello, il RIS di Parma incastra il ladro. Lo scorso febbraio una donna residente a Milano si era presentata alla caserma dei carabinieri per denunciare un importante furto avvenuto nella casa di villeggiatura di Laveno Mombello.
Il furto, secondo la ricostruzione, era stato messo a segno nel corso dell’ultimo inverno: ignoti si erano introdotti nell'edificio facendo razzi di una ingente quantità di oggetti preziosi, tra cui servizi di argenteria, vasellame di valore, ceramiche, quadri importanti, stoviglie ed elettrodomestici. Un bottino consistente, con un valore stimato di circa cinquantamila euro.
Una volta allertati i carabinieri, assieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino, avevano subito eseguito una serie di sopralluoghi nella villa. Nel corso dei controlli gli investigatori dell'Arma avevano rinvenuti alcuno tracce lasciate dai malviventi. Tra queste anche delle tracce biologiche che sono state raccolta e inviate ai Ris dei carabinieri di Parma per essere analizzate.
Il materiale genotipico estrapolato ha attribuito l’identità del profilo “ignoto 1” ad un quarantenne del Ghana, irregolare sul territorio nazionale, già gravato da cinque decreti di espulsione ma irreperibile. Sul conto dell’uomo risultano precedenti e condanne penale per medesimi reati, motivo per il quale la procura della Repubblica di Varese ha emesso nel suoi confronti un decreto di fermo di indiziato di delitto.
Mercoledì scorso i carabinieri del Nucleo operativo di Luino, assieme alla stazione di Laveno Mombello, dopo un servizio mirato, lo hanno rintracciato nei pressi di un’abitazione che lui era solito frequentare e dichiarato in arresto. Nelle ultime ore il giudice del tribunale di Varese ha convalidato la misura e disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere ai Miogni.