In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma domani 25 novembre, il Sistema Bibliotecario dei Laghi trasmette dalla Biblioteca Comunale “A. Pozzi” di Laveno Mombello la narrazione di e con Betty Colombo intitolata "..e non vissero felici e contenti!” Storie di ordinaria gelosia quando il possesso dell'altra diventa una "necessità" totale.
«Il mio testo narra la storia di un rapporto amoroso che si chiude a riccio sulla coppia e che quindi diventa soffocante, pericoloso, claustrofobico! L'equivoco di fondo è che l'isolamento sia garanzia della purezza di un amore. Si narra di come gesti quotidiani e innocui possano diventare sinistri se visti con la lente del sospetto. Il punto di vista è maschile: un uomo comune narra la sua vicenda amorosa che, iniziata come una fiaba, non giunge al lieto fine. Non ci sono morti, non c'è spargimento di sangue a testimoniare che la violenza sulle donne non ha sempre bisogno delle armi da fuoco». Così l’attrice varesina Betty Colombo presenta il suo nuovo testo, scritto in occasione di questo particolare evento. Il monologo, in ottemperanza alle norme di contenimento dell’emergenza sanitaria, è stato ripreso senza pubblico nella sede della Biblioteca Comunale “A. Pozzi” di Laveno Mombello, Comune centro sistema, e sarà visibile sul canale YouTube della Biblioteca a partire da mercoledì 25 novembre. La scelta della location non è stata casuale, infatti le riprese hanno come cornice la bellissima scalinata che porta al piano nobile di Villa De Angeli Frua. Sui gradini sono esposte le scarpette rosse realizzate in ceramica negli anni scorsi da tante donne proprio per sottolineare questa data. Sullo sfondo il mosaico di Guido Andlovitz, dedicato nel 2020 alle donne lavenesi che hanno lavorato nella ceramica, vuole essere un messaggio positivo di riconoscimento e valorizzazione del ruolo femminile nella società.
Elisabetta Belfanti, assessore ai servizi sociali del Comune di Laveno Mombello sottolinea che «nonostante il periodo di emergenza sanitaria in corso, che limita fortemente i servizi al pubblico, le biblioteche sono sempre attente a tematiche sociali e dimostrano sensibilità e attenzione a problemi purtroppo ancora presenti nella nostra realtà. E' un'occasione di consapevolezza e di crescita sociale, oltre che culturale. Le condizioni imposte dalla pandemia hanno aumentato gli episodi di violenza trasformando ancor più le mura domestiche in gabbie». Insieme al video dello spettacolo verrà condiviso sui social anche un contributo di presentazione dell’Associazione DonnaSicura Antiviolenza Femminile, l’intento è di fornire anche un informazione concreta ed utile dell’esistenza di una rete sicura di strutture che possono offrire supporto alle donne che ne hanno bisogno.