![Qui e nella gallery alcune immagini dell'operazione "e-fishing" fornite dalla Guardia Costiera](https://www.varesenoi.it/fill/130/98/fileadmin/archivio/varesenoi/Foto_01.jpeg "Qui e nella gallery alcune immagini dell'operazione "e-fishing" fornite dalla Guardia Costiera")
Sostegno ai minori in primo piano a Tradate. Ne ha parlato il PD in un'interrogazione presentata di recente. «Il Comune di Tradate - dice il PD- si fa giustamente carico delle spese sostenute dalle famiglie di minori disabili per sostenere le ore di sostegno necessarie ad una loro formazione equilibrata e che i servizi sociali del Comune di Tradate si appoggiano a servizi offerti da differenti Cooperative presenti sul territorio per gestire questa forma di assistenza».
Il PD ha aggiunto altre riflessioni: «Abbiano preso atto che a seguito del DPCM del 3 novembre del 2020, il Comune di Tradate ha stabilito che in caso di intervento educativo scolastico da remoto, per impossibilità di svolgimento della didattica in presenza, le ore che il Comune di Tradate pagherà per il servizio saranno pari solo al 50% delle ore normalmente autorizzate in presenza. Fortunatamente, per la presenza di un contributo regionale, questa decisione dell’amministrazione comunale non si applica per i ragazzi delle scuole superiori che quindi possono fruire di una piena assistenza anche nelle sopracitate situazioni educative da remoto».
Ecco le richieste: «"Si chiede di conoscere: quali siano le ragioni di bilancio che hanno spinto l’Amministrazione Comunale ad effettuare questa scelta, colpendo un servizio che invece altri Comuni della nostra provincia hanno mantenuto; quale siano le motivazioni di un taglio lineare al 50% per tutti gli utenti di questo servizio, invece di un’analisi caso per caso che poteva eventualmente portare a riduzioni differenti a seconda delle reali esigenze di ogni singolo utente; per quale motivo la comunicazione di tale riduzione sia stata fatta in via indiretta dai Servizi sociali, utilizzando le Cooperative come parafulmine delle previste lamentele delle famiglie».
Il PD ha chiuso con le ultime delucidazioni: «Si chiede infine di rivedere questa decisione che penalizza ancora una volta i più deboli e le loro famiglie. Su questo genere di servizi non si possono fare passi indietro».