«Bado, un altro anno è passato senza la tua risata, le tue telefonate e la tua voglia di andare avanti sempre con enfasi. Indelebile il tuo ricordo e la tua voce. Amico caro, sappi che non ci siamo dimenticati di te. Ti parlo ancora come se ci fossi. Sono certa che ovunque tu sia, ci guardi»: impossibile dimenticare Andrea Badoglio finché esisteranno persone come Cristina Passera che, ogni 30 ottobre da quattro anni a questa parte e per tutti gli anni che verranno, avrà un pensiero per il gigante buono di Varese scomparso nel 2016 a 46 anni.
A noi di Andrea mancano, soprattutto di questi tempi, il pensiero libero e la capacità di andare sempre oltre le apparenze ma anche lo slancio nei confronti delle persone, amiche o meno, vittime di un sistema a volte ingiusto. Come manca la capacità di voltare l'angolo in pieno centro e vederlo apparire, come se avesse il dono di materializzarsi all'improvviso, sempre nel posto giusto e nel momento giusto.
Ci mancano le discussioni infinite che a volte aprivano una crepa anche nel muro più alto, la sua umanità a volte dolente ma vivida e verissima, quella boccata d'aria pulita che riusciva sempre a farti respirare con una parola e un gesto inaspettati, sorprendenti e indimenticabili.
Ora non puoi che ascoltare tutto quello che abbiamo da dirti e da scriverti, Bado: anche questo è un modo perché tu possa restare sempre con noi, vero?
In Breve
mercoledì 16 luglio
martedì 15 luglio