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Territorio | 24 settembre 2020, 10:11

Nuova caserma dei carabinieri a Induno: il sindaco resta scettico

In Comune è arrivata comunicazione che i lavori dovrebbero ripartire a breve e concludersi entro febbraio 2021. Il primo cittadino Cavallin: «Dopo tante proteste, impegni solenni e false partenze, è lecita da parte nostra una certa diffidenza su un cantiere eterno che non dipende dal Comune»

Nuova caserma dei carabinieri a Induno: il sindaco resta scettico

Dovrebbe essere finalmente vicino lo sblocco del cantiere di via Sangiorgio a Induno Olona, che dovrebbe portare, una volta per tutte, a completare i lavori della nuova caserma dei carabinieri del paese. Ieri è arrivata comunicazione in Comune della firma della perizia necessaria alla pratica di variante chiesta dalla stessa Arma. 

Resta scettico e non convinto fino in fondo che davvero il cantiere vedrà la luce il sindaco Marco Cavallin. 

«E' arrivata in Comune una comunicazione che in altri tempi avrei preso con maggiore entusiasmo, ma l'esperienza ormai decennale sulla questione mi ha insegnato a essere prudente - afferma Cavallin - il Provveditorato alle Opere Pubbliche mi ha informato che dovrebbero ripartire a breve i lavori per il completamento della nuova caserma dei Carabinieri di Induno Olona. E’ stata infatti firmata la perizia necessaria alla pratica di variante richiesta dall’Arma, un passaggio che da mesi tiene in stallo i lavori in via Sangiorgio. Con questa mail, tuttavia, non ci sono state comunicate date precise: io ho dunque chiamato il Provveditore e lui mi ha detto che la conclusione dei lavori è prevista per febbraio 2021. Ovviamente saremmo contenti se fosse così, ma dopo tante proteste, impegni solenni, carte ufficiali e "false partenze" da parte di chi aveva la responsabilità di questo cantiere, è lecita da parte nostra una certa diffidenza. Quel che è certo è che, anche su questa vicenda, che sta dimostrando plasticamente quanto sia labirintica la burocrazia in Italia, io continuerò a vigilare e sollecitare chi di dovere. E' tutto quel che posso fare, e lo faccio per Induno. La speranza è quella di arrivare a vedere finalmente avviato alla conclusione questo cantiere eterno, che com'è ben noto non dipende dal Comune».

In città c'è un altro esempio di cantiere particolarmente complicato, quello di Villa Castiglioni, che appartiene a un privato. 

«E' un po' come sta succedendo con Villa Castiglioni, nel cui parco negli scorsi giorni è proseguito l'incisivo lavoro di disboscamento perimetrale, necessario per procedere poi ai complessi lavori di consolidamento del muro ottocentesco su via Tabacchi. I latini dicevano che "la goccia scava la pietra" e noi siamo certi che le buone ragioni dell'interesse pubblico indunese, alla fine, saranno soddisfatte» conclude il sindaco. 

M. Fon.

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