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Economia | 24 settembre 2020, 16:06

Varese, l’agricoltura è sempre più giovane: «Ma è strategico aiutare chi vuole fare impresa»

Novità nel DL Semplificazioni sulle misure che interessano l’agricoltura di nuova generazione. Enrico Montonati: «Coniugare innovazione, tradizione e investimenti è chiave di volta per il futuro»

Varese, l’agricoltura è sempre più giovane: «Ma è strategico aiutare chi vuole fare impresa»

Giovane e determinata, nonostante le difficoltà. E’ l’agricoltura “made in Varese”, dove un numero crescente di imprese agricole è condotta da giovani, con un trend in crescita nonostante le difficoltà specifiche, primo tra tutti la scarsità di terreno agricolo in una delle province dove la sottrazione di suolo agricolo per “colpa” della cementificazione è tra le più marcate d’Italia.

Lo ha ribadito Enrico Montonati, delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa ieri a Milano, nella giornata dedicata all’innovazione in agricoltura che ha riunito al Teatro Oscar i giovani imprenditori agricoli lombardi. In diversi sono scesi anche dal Varesotto.

«Non solo giovane, ma anche in rosa -  continua Montonati - Un numero crescente di “nuove imprese” è guidato da donne, anche in comparti multifunzionali come quello agrituristico o della didattica rurale. Parliamo di un’agricoltura sempre più al servizio della società e del territorio, in grado di fare sistema e di approcciare il futuro con l’entusiasmo proprio delle nuove generazioni: saper coniugare innovazione e investimenti è la chiave i volta per guardare alle sfide di domani».

Una tendenza che varca anche i confini del territorio provinciale: negli ultimi 5 anni, il numero delle imprese giovani nei campi della Lombardia è cresciuto del 3,8%, anche qui quasi una giovane impresa agricola su 4 è “in rosa”. «Le nuove generazioni – spiega Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese – assicurano un grande contributo di innovazione all’agricoltura, settore che sta dimostrando tutta la sua strategicità per il Paese, oltrechè per il comprensorio della nostra provincia. Ma i giovani vanno sostenuti finanziariamente, perché la disponibilità di risorse adeguate rimane il principale ostacolo allo sviluppo delle nuove imprese agricole under 35, soprattutto quelle guidate da chi arriva da altri settori o da diverse esperienze e non può contare sul patrimonio aziendale familiare».

In particolare, il DL Semplificazioni, di recente convertito in legge, prevede a favore delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile la concessione di mutui agevolati, a un tasso pari a zero e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, per gli investimenti della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato  ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.  

Sul palco del Teatro Oscar erano presenti ieri anche Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Lombardia; Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia; Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano; Cristina Tajani, Assessore alle politiche del Lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano; Carlo Maria Recchia, Delegato Coldiretti Giovani Impresa Lombardia.

Redazione

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