A poche ore dal fulmine a ciel sereno che ha portato all’esonero di Attilio Caja (QUI il comunicato ufficiale appena diffuso, QUI il saluto del coach, QUI i motivi dell'addio) dalla panchina di Pallacanestro Varese, Toto Bulgheroni dà una prima spiegazione della risoluzione presa improvvisamente dal sodalizio cestistico varesino.
«Sono molto dispiaciuto - attacca il consigliere d’amministrazione della Pallacanestro Varese - perché di Attilio Caja ho sempre cercato di sottolineare gli aspetti positivi, che sono stati parecchi in questi anni, facendomi scivolare invece quelli negativi. Ma Attilio non è riuscito a capire quelli che sono i valori fondanti e i principi con cui la nostra società si presenta al suo pubblico e agli sponsor. Da qui la decisione di separarci».
Una decisione presa però in base a quanto accaduto recentemente, o no? «Abbiamo allestito una squadra composta sia da giocatori esordienti che da giocatori di esperienza come Scola e Douglas, non abituati a certi ritmi e certi metodi di allenamento. Trovare il bandolo della matassa non era semplice e vi sono stati comportamenti - continua Bulgheroni - verso giocatori e staff tecnico che hanno richiesto questo tipo di decisione, decisione che va a cercare - ripeto - di tutelare la nostra società e chi ha interessi con lei come gli sponsor. Decisione che oltretutto è stata condivisa dalla società nella sua interezza, Consorzio compreso».
Non è ancora stato deciso il nome del nuovo allenatore: «La squadra ora verrà allenata dall’allenatore in seconda, Vincenzo Cavazzana. Ci prendiamo qualche giorno di riflessione e poi decideremo che strada seguire. Esonerare Caja è stata una scelta difficile e dura, ma meglio prenderla adesso che in mezzo alla stagione».














