Buongiorno,
ho scaricato dal sito del comune le tavole di progetto per il ritorno alle origini di piazza Repubblica, la rinascita come piazza mercato. Tutto bello e razionale, ancora di più quando sparirà via Spinelli e apparirà la caserma tirata a lucido. Detto questo, vorrei sottoporre alcune idee all’amministrazione: interventi credo sostenibili, soprattutto se parametrati all’ingente investimento complessivo tra piazza, caserma e teatro.
Via Dazio Vecchio, perché ancora bitume?
Nel piano si parla di nuovo asfalto per via Dazio Vecchio: non varrebbe la pena darle dignità da piccolo collegamento pedonale, quale è, riutilizzando là il porfido rosso tolto dal quadrato centrale della piazza? Il materiale di recupero è molto, dovrebbe uscirne a sufficienza. Costa un po’ di più che una fresata e una catramata, è indubbio, ma il risultato è imparagonabile. Volare basso con l’asfalto, stride.
Repubblica-Manzoni-Volta: potere alla confusione
Lo stato di fatto della circolazione automobilistica e pedonale sull’asse Repubblica-Manzoni-Volta, è lì da vedere: tendente al confuso, con vicendevoli invasioni di campo nel territorio altrui, per questo disfunzionale e potenzialmente rischioso. Inoltre c’è poca uniformità nell’arredo urbano, compresi dei decadenti e sgangherati archetti biancorossi in via Volta. Non dovrebbero più esistere in periferia, figuriamoci in centro.
Nessun problema grosso, per ora è andata bene siccome piazza Repubblica è un non luogo e il volume di pedoni è tale da non creare impatto. Ma dal giorno uno del mercato i numeri di rapporto saranno diversi, tanto differenti da rischiare di fare saltare il banco.
Ripartiamo da una pagina bianca
La parola d’ordine è fluidità. La necessità è creare un equilibrio tra auto e persone, cominciando da una separazione fisica degli spazi, con crescita delle corsie pedonali e, immagino fattibile pure lui, un cambiamento indolore in via Mazzini.
Ultima premessa: ho considerato il porfido rosso per via Dazio Vecchio, da qui entra in gioco il porfido grigio recuperato dalla zona tra lo skate e Le Corti.
Senso di marcia, marciapiede, parcheggio
Elenco per punti, destra e sinistra da leggere procedendo verso piazza Monte Grappa:
- Via Mazzini: inversione del senso di marcia per levare un tempo semaforico, viabilisticamente mi azzardo a dire che cambierebbe zero.
- Marciapiede Repubblica lato destro edifici tra Medaglia d’Oro-Avegno e Avegno-Mazzini: piccolo incremento di larghezza, utilizzo del porfido grigio per il rivestimento, delimitazione fisica dalla strada con paline doppie brunite modello via Crispi, sobrie e razionali, o paline singole con catene apribili modello via Manzoni, se necessario per facilitare l’accesso di eventuali carichi pesanti ai negozi.
- La terza corsia destinata all’accesso all’autosilo dovrebbe starci ugualmente, magari limando qualche spanna dal cordolo lato piazza, ai tecnici la verità.
- Camminamento pedonale lato sinistro di via Manzoni: creazione di marciapiede con deciso aumento della larghezza, solito porfido grigio e solite paline via Crispi, o conferma delle catene attuali.
- Lato destro di via Manzoni: abolizione dei parcheggi per recuperare spazio, creazione di mini marciapiede in porfido con cordolo non sormontabile, esattamente come venne fatto in corso Moro.
- Eventuali dehor credo possano svilupparsi più in orizzontale sotto i portici, anche qui ai tecnici la valutazione.
- Mini marciapiedi stile corso Moro da replicare anche a destra e sinistra dei portici di via Volta, sempre per dare ordine visivo e fisico, uniti ai posti per le moto e alle aree scarico-carico merci.
- Su tutto l’asse da Repubblica a Monte Grappa vengono così garantite e protette due corsie per le auto, più camminamenti maggiori per le persone anch’essi garantiti e protetti.
Aree di sosta carico-scarico per i negozi
Ancora per punti:
- Il piccolo slargo Avegno-Repubblica, incanalando il traffico su una spazio delimitato fisicamente: adesso, in quel triangolo c’è spesso sosta anarchica.
- Proseguendo stando a destra: nuova via Mazzini con senso invertito, zona portici.
- Di fronte a La Brasiliana sull’asse principale, speculare alla zona carico-scarico in faccia a Cima. La rientranza del portico appunto di fronte a Cima, dove non serve marciapiede, dovrebbe generare sufficiente spazio.
- Parte iniziale di via Magatti.
- Blocco BNL e blocco INPS sull’asse principale, assieme ai posti da destinare alle due ruote.
- Lato sinistro della direttrice: ultimo lembo di piazza Repubblica, nella rientranza mantenibile tra l’ingresso del parcheggio e l’edificio de Le Corti.
- Via Manzoni davanti ai portici zona Cima.
- Blocco di via Volta intervallati ai posti da destinare alle due ruote.
Abolizione delle strisce blu dall’intero lato destro dell’asse, contati di fretta sono circa 25 stalli ai quali si può forse rinunciare. Creano intralcio e favoriscono il disordine. Sfatiamo un mito: se c’è una cosa che non manca in centro, sono i posti dove mollare la macchina. Esempio tra i tanti: l’autosilo di piazza Repubblica è esaurito forse la mattina del 24 dicembre, ma forse.
Onda verde, attraversamenti pedonali
Dove si attraversa da Medaglie d’Oro a Monte Grappa, tutto sotto controllo semaforico:
- Medaglie d’Oro-vertice edificio caserma.
- Mazzini-Repubblica-Manzoni con doppia zebra prima e dopo l’incrocio sulla direttrice principale, arretrando la linea di stop.
- Manzoni-Volta-Bernascone-Magatti, con doppia zebra come sopra.
- Volta-Monte Grappa perché, anche qui, spesso ci si butta allegramente in mezzo e conviene regolare.
A gestire i movimenti immagino la così definita onda verde per i tre semafori: solo macchine su tutto l’asse, solo pedoni su tutto l’asse. Per forza di cose con un tempo più bilanciato, non sarà più sostenibile l’avanti pedonale ogni 90 secondi come all’incrocio Repubblica-Manzoni-Mazzini.
Mi spiace per l’eccessiva lunghezza, ma a tema complesso non esiste soluzione semplice. Grazie se valuterete come applicabile qualche proposta, cordiali saluti e buon lavoro.
Samuele Giardina








































