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Territorio | 30 marzo 2020, 18:59

Il Coronavirus è arrivato anche a Germignaga: registrato il primo caso in paese

L'annuncio del sindaco Marco Fazio: «Affetto e vicinanza al nostro concittadino. Non lasciamo che questa notizia scateni allarmismi o induca al pessimismo, la nostra reazione deve essere quella di un'ancora più convinta alle prescrizioni di Governo e Regione».

Il Coronavirus è arrivato anche a Germignaga: registrato il primo caso in paese

 

Primo caso di Coronavirus anche a Germignaga. A dare l'annuncio ufficiale alla popolazione, attraverso una lettera, il sindaco Marco Fazio.

«Vi comunico che in data odierna ho ricevuto dalle autorità competenti la notizia che una persona residente a Germignaga è risultata positiva al Covid-19. Il primo pensiero, dunque, va certamente alla persona ammalata e ai suoi cari: sono certo che tutta la nostra comunità rivolge loro un pensiero carico di affetto e vicinanza, con la speranza di una pronta guarigione. Per ovvie e comprensibili ragioni di riservatezza, non mi è possibile comunicarvi il nominativo della persona in questione. Le autorità sanitarie competenti si sono attivate al fine di predisporre tutte le misure idonee in termini di prevenzione e contrasto della diffusione del virus. Il nostro Comune, per affrontare in modo adeguato questa crisi, ha già istituito in data 20 marzo, dopo la comunicazione di un primo caso di positività nel confinante comune di Luino, il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per l’emergenza e le funzioni di supporto, attivabili in ogni momento (h24), che rappresentano le principali attività che il Comune deve garantire alla cittadinanza. Tutto questo per poter affrontare qualsiasi esigenza in modo organizzato ed evitare sovrapposizioni di attività, coordinando l’azione di più soggetti: il Comune e le istituzioni politiche e sanitarie sovraordinate, la Protezione civile, le forze dell’ordine. Solo insieme, infatti, potremo intervenire in modo ottimale per far fronte a questa emergenza così nuova e piena di difficoltà. Non lasciamo che questa notizia scateni allarmismi o induca al pessimismo. La nostra reazione dev’essere, semplicemente, quella di un ancor più convinta adesione alle prescrizioni impartite dal Governo e dalla Regione, innanzitutto restando a casa, se non per impellenti necessità. È solo con il sacrificio e la responsabilità di tutti che, presto, potremo tornare alla vita cui eravamo abituati e riabbracciare i nostri cari. Facciamolo per noi stessi, ma soprattutto per i più esposti a questa minaccia». 

Redazione

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