I giorni senza scuola continuano ad aumentare a causa dell'emergenza Coronavirus; una circostanza eccezionale che colpisce tutti coloro che frequentano ogni giorno le aule, genitori, alunni e insegnanti.
Abbiamo raccolto il pensiero proprio di una maestra di una scuola primaria di Besozzo, che preferisce non rivelare il proprio nome; le sue preoccupazioni e le sue sensazioni accomunano probabilmente molte insegnanti.
"La prima settimana di chiusura è passata direi in sordina, visto che giovedì e venerdì la scuola sarebbe stata comunque chiusa per le vacanze di Carnevale - racconta la maestra besozzese - mentre in questa settimana mi ritrovo in casa, da sola, a preparare attività da inviare ai genitori e da inserire nel registro elettronico, senza avere nessuno che mi faccia domande o che mi dica che non ha capito".
Si lavora lo stesso ma ovviamente non è la stessa cosa.
"È una sensazione strana davvero , perché so che non è come quando preparo le lezioni giornaliere" spiega l'insegnante.
Il pensiero va comprensibilmente ai "suoi" bambini, ciascuno a casa propria.
"Continuo a pensare a ciò che passa nelle loro teste, a come loro vivono questo momento, a cosa chiederanno e diranno al rientro a scuola; è davvero una situazione stranissima" conclude.














