La legalità entra in squadra. Inedita e originale iniziativa realizzata in collaborazione fra la Polizia di Stato e dal Basket Valceresio che, nelle ultime settimane, hanno “giocato assieme” una partita a favore della prevenzione dei reati commessi da e contro i minori.
Mentre solitamente, infatti, gli incontri di questo genere sulla legalità si svolgono nelle scuole, nei giorni scorsi, per la prima volta in provincia di Varese se ne sono organizzati cinque a cui hanno assistito le cinque squadre del settore giovanile della società biancoverde, raggiungendo una sessantina di ragazzi.
Qui, per un giorno, “l’allenatore” è stato il vice-ispettore Romina Fontana della Squadra mobile della Questura di Varese, che ha illustrato ai ragazzi concetti come l’imputabilità e i reati riguardanti pedo-pornografia, maltrattamenti, abusi sessuali, stalking e altre questioni giudiziarie che riguardano perlopiù l’adolescenza.
Insomma, si sono toccati alcuni fra i principali rischi cui i giovani dai dodici ai diciotto anni possono andare incontro. «Il problema infatti è che, talvolta, quella che si crede una ragazzata, può andare ben oltre il bullismo e diventare un reato - scrivono gli organizzatori - Tanto è vero che la rappresentante delle forze dell’ordine ha portato a loro conoscenza dei casi concreti, raccontando delle vicende avvenute realmente nel Varesotto, dove i minorenni erano responsabili oppure vittime di quanto accaduto».
«Sicuramente dopo gli incontri, aperti anche a genitori e allenatori, i giovani sono usciti più consapevoli e maturi: perché diventare grandi vuol dire acquisire dei diritti, ma anche i doveri di essere un cittadino rispettoso e consapevole» concludono.