Le caldaie a vapore industriali sono delle attrezzature massicce e molto complesso, che richiedono l’intervento di personale specializzato per la loro messa a punto e manutenzione ordinaria o straordinaria. Per chi vuole comprendere come funzionano, in questa guida è spiegato passo per passo tutte le informazioni più importanti da sapere.
Come è facile comprendere, vista la natura del macchinario preso in esame, le caldaie a vapore industriali sono una apparecchiatura composta da un serbatoio dove si immagazzina dell’acqua che è successivamente trasformata in vapore grazie al calore.
Una volta ottenuto questo vapore acqueo, grazie a delle tubazioni si può indirizzare il vapore verso delle turbine – se si parla di generatore per la creazione di energia o movimento – o verso una serie di serpentine metalliche se la sua funzione è un’altra.
Al termine di questo utilizzo, il vapore raffreddato è indirizzato verso un contenitore per la raccolta e può iniziare di nuovo il suo circolo. È bene ricordare, che una caldaia a vapore necessita di una costante fonte di alimentazione dell’acqua. Senza, potrebbe rimanere senza acqua in poco tempo.
L’approvvigionamento del serbatoio può avvenire con acqua corrente o parzialmente riscaldata. Se l’acqua che arriva nel serbatoio ha già una temperatura superiore a quella dell’ambiente, è facile comprendere che si riduce il tempo in cui verrà trasformata in vapore. Questo particolare, può essere molto importante per ottimizzare l’impianto in cui è presente questa tipologia di caldaia.
Dove sono utilizzate le caldaie a vapore industriali?
Il calore di queste apparecchiature è utilizzato in una vasta tipologia di applicazioni e settori. Il settore dell’industria alimentare è sicuramente uno dei maggiori per queste caldaie, che utilizzano il calore prodotto in diverse fasi delle lavorazioni dei prodotti. Il calore – diretto o indiretto proveniente dall’acqua – è un fattore essenziale per la produzione di molti alimenti.
Questo calore è utilizzato per cucinare, asciugare, riscaldare o più semplicemente per la disinfettazione degli oggetti utilizzati nelle varie fasi di lavorazione. Infatti, il vapore è un “elemento” ideale per eliminare il rischio microbiologico negli alimenti.
Una caldaia a vapore nell’industria alimentare può essere utilizzata per:
- produzione di acqua calda sanitaria;
- acqua calda per gli impianti;
- vapore per far muovere i macchinari;
- fabbisogno di riscaldamento per gli impianti aziendali;
- vapore per le lavorazioni del cibo;
- vapore per la cottura del cibo;
- vapore per ridurre i rischi microbiologici negli alimenti;
- vapore per l’essicazione degli alimenti;
- vapore e calore per gli imballaggi.
Come è facile comprendere, in questa tipologia di industria il suo utilizzo può essere diverso e con un solo generatore di vapore si possono coprire i fabbisogni di più reparti. Proprio per questo, è bene inserire nei processi aziendali una serie di verifiche e controlli periodici e straordinari per mantenere in perfette condizioni la caldaia a vapore e ogni sua parte.
Un altro punto molto importante per la manutenzione delle caldaie a vapore industriale è quello rappresentato dai gas di scarico. Durante le fasi di lavorazione, in particolare quelle che corrispondono al riscaldamento dell’acqua, sono molti i gas di scarico che sono prodotti e che devono essere espulsi dal processo. Il sistema di canne fumarie presenti nella caldaia a vapore, deve essere costantemente tenuto pulito e in perfetta condizione. Questo, per evitare che si possono verificare problemi nell’espulsione dei fumi di scarico e quindi situazioni problematiche per chi lavora nell’impianto.
In Breve
martedì 23 dicembre
lunedì 22 dicembre
venerdì 19 dicembre
giovedì 18 dicembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Territorio
Basket
Cronaca














