La popillia japonica, detta anche coleottero giapponese, sta attaccando le nostre colture. Originario del Giappone, il piccolo scarabeo che assomiglia molto ad un maggiolino, è arrivato in Italia nei carichi merci aerei e si sta diffondendo velocemente anche nel Varesotto, coprendo grandi distanze in breve tempo.
La popillia è golosa di piccoli frutti (mirtilli, ribes e lamponi), ma infesta più di 300 diverse specie vegetali tra cui le piante da giardino e numerosi tipi di piante coltivate come mais, soia, fragola, pomodoro, peperone, vite, rosa, susino, pero, pesco, rovo e pisello. E, a questo stadio, non ci sono rimedi efficaci per debellarla.
La popillia si nutre delle foglie, dei fiori e dei frutti e non è gelosa del suo bottino, anzi, è in grado di produrre dei feromoni di aggregazione che funzionano da richiamo per altri individui, rendendo le infestazioni difficili da controllare.
Se avete notato colonie di maggiolini sulle vostre piante, potrebbero invece essere coleotteri giapponesi. Li riconoscete dalla colorazione brillante verde metallico con le elitre di color bronzo o rame che non arrivano a coprire completamente l'addome.
Purtroppo non essendoci insetticidi efficaci si raccomanda di provare a eliminarle manualmente. Un modo suggerito, è quello di costruire delle trappole che attirino il maggior numero di insetti possibile. Si può provare appendendo alle piante delle bottiglie di plastica contenenti il feromone sessuale femminile (che attira i maschi) e un'essenza floreale (che attira entrambi i sessi).













