Varese | 17 dicembre 2025, 19:12

Torna a vivere la scuola Baracca: nasce la Casa delle Associazioni. Firmato l'accordo trentennale per l'assegnazione dell'immobile agli enti del terzo settore

L'ex edificio scolastico sarà un presidio sociale e culturale stabile, un luogo di partecipazione e co-progettazione aperto al quartiere di Capolago e alla città: l'intesa è stata siglata oggi a Palazzo Estense con la Banda Giuseppe Verdi, Feel the Gap, In Ludo Veritas, Aido e il Gruppo Folkloristico Bosino

La firma dell'accordo a Palazzo Estense tra Comune e associazioni che permetterà di fare tornare a vivere la scuola Baracca di Capolago

La firma dell'accordo a Palazzo Estense tra Comune e associazioni che permetterà di fare tornare a vivere la scuola Baracca di Capolago

Torna a vivere la ex scuola Baracca, che diventerà una vera Casa delle associazioni, un presidio sociale e culturale stabile, un luogo di partecipazione e co-progettazione aperto al quartiere e alla città: sono questi i punti salienti alla base dell'accordo che è stato firmato oggi a Palazzo Estense e che prevede di assegnare l'ex edificio scolastico del quartiere di Capolago a una serie di enti del terzo settore. Protagoniste dell'accordo sono associazioni del territorio che hanno preso parte ai tavoli di lavoro e alla fase di co-progettazione, vale a dire la Banda Giuseppe Verdi di Capolago, Feel the Gap, In Ludo Veritas, Aido e il Gruppo Folkloristico Bosino.

Presenti alla firma oltre al sindaco Galimberti, all’assessora Buzzetti e alle associazioni coinvolte, anche i consiglieri comunali Alessandro Pepe e Giacomo Fisco.

«L'edificio può tornare a svolgere un ruolo di formazione, crescita e condivisione grazie alla creazione di una vera e propria casa delle associazioni– sottolinea il sindaco Davide Galimberti - Grazie a un percorso articolato, che ha preso le mosse nei mesi scorsi con una serie di incontri promossi dall'amministrazione comunale e rivolti al quartiere e alle realtà associative, è stato realizzato un bando dedicato. L'obiettivo è stato quello di avviare una co-progettazione degli spazi per una condivisione da parte delle diverse realtà. Una scelta che è in stretta connessione con il percorso di redazione del nuovo PGT, lo strumento di pianificazione urbanistica che nei prossimi mesi porterà sempre più la città di Varese verso un'edilizia improntata alla riqualificazione e al recupero degli spazi esistenti. Si tratta di un approccio che va oltre la semplice ristrutturazione, puntando a valorizzare il contesto esistente attraverso la rigenerazione di aree sottoutilizzate. Un processo in grado di portare molti benefici, a partire dalla riduzione del consumo di suolo, creando spazi più vivibili, funzionali e sicuri per i residenti. Si tratta di un modello replicabile di gestione partecipata e sostenibile degli spazi pubblici, un metodo di lavoro per il recupero di spazi importanti che sarà ripetuto in altri quartieri della città».

«Un risultato - aggiunge l’assessora alle Risorse Cristina Buzzetti - frutto di una collaborazione che si è innescata tra realtà molto diverse tra loro e che si rivolgono a target differenti per età e iniziative, permettendo di mantenere un presidio attivo sul territorio e il quartiere. Un lavoro che è stato reso possibile grazie a un confronto diretto e costante con l’amministrazione che ha consentito di arrivare a un progetto condiviso che potrà delineare una vera modalità operativa da mettere in campo in futuro. Ora avvieremo anche una serie di interventi per un valore di 150 mila euro».

L'accordo nasce nell’ambito di un progetto finalizzato alla riqualificazione e valorizzazione degli spazi dell’ex scuola Baracca di Capolago, con l’obiettivo di trasformarli in un luogo di aggregazione sociale e culturale aperto al quartiere e la città. Un luogo di incontro, dialogo intergenerazionale e inclusione, capace di coniugare una forte radice locale con una visione più ampia. Elemento centrale del progetto è la sinergia tra i soggetti coinvolti, attraverso una modalità di lavoro fondata sulla co-progettazione e condivisione di collaborazioni.

«Uno spazio di riferimento per il quartiere può tornare vivo e attivo grazie a un importante lavoro di rete che ha unito diverse associazioni – sottolinea Marco Ambrosetti della Banda di Capolago – Con l'obiettivo di creare un luogo di condivisione sociale e promozione culturale aperto a tutti, dove realizzare incontri e promuovere iniziative rivolte a tutte le fasce d'età: il quartiere di Capolago aveva davvero necessità di poter fruire di uno spazio di questo tipo per creare opportunità di partecipazione attiva aperte a tutti».

A ognuna delle associazioni viene affidata una determinata area dello stabile, con la condivisione della Sala polivalente: alla Banda Giuseppe Verdi di l'area Blu, all’associazione Feel the Gap la zona Rosa, In Ludo Veritas l'area color Azzurro, all’associazione AIDO la zona color Rosso, al Gruppo Folkloristico Bosino l'area Verde. Ma il fulcro dell'accordo non è solo la gestione degli spazi, bensì la condivisione delle progettualità da parte delle associazioni coinvolte, che saranno chiamate a creare sinergie e attivare percorsi di rete.

c.s.

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Mi chiamo Jacopo Piol, varesino di nascita ma internazionale per vocazione. La passione per la finanza mi ha condotto in tutta Europa, dove ho affinato le mie conoscenze e costruito la laurea in Economia. Oggi ho 40 anni, sono un papà e la famiglia è il mio primo pensiero, nella vita e nel lavoro. I miei clienti hanno attività, sono liberi professionisti, sono padri e madri. Il mio compito è occuparmi del loro benessere; per farlo ascolto, conosco, poi agisco: a guidarmi è la responsabilità. Il segreto è avere un piano, un obiettivo: ecco perché il mio motto è #joinplanning, unisciti a pianificare.

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