«È un orgoglio essere il primo firmatario di due emendamenti fondamentali per garantire il diritto allo studio, con un’attenzione particolare agli studenti con disabilità e a quelli che vivono nei piccoli Comuni». Lo dichiara Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale e capogruppo di Lombardia Ideale a margine dei lavori in aula dedicati al bilancio di previsione 2026 - 2028.
«Il primo emendamento - spiega - rafforza in modo significativo le risorse destinate ai servizi di inclusione scolastica per gli studenti con disabilità, prevedendo un incremento di 1,6 milioni di euro per il 2026 a favore dei Comuni. Si tratta di un intervento necessario per sostenere spese in costante crescita, legate sia all’aumento del numero di studenti sia agli adeguamenti contrattuali del personale. Queste risorse - prosegue Cosentino - consentiranno di continuare a garantire servizi essenziali come l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, svolta da figure professionali specializzate che supportano gli studenti con disabilità, oltre al trasporto scolastico. Il diritto allo studio – sottolinea Cosentino – non può e non deve essere condizionato dalla presenza di una disabilità e proprio per questo, Regione Lombardia continua a supportare concretamente i Comuni affinché nessuno studente venga lasciato indietro».
«Il secondo emendamento - aggiunge il Vice Presidente - guarda invece alle aree più fragili del territorio, con lo stanziamento di 10 milioni di euro per il biennio 2026 - 2027 a favore dell’edilizia scolastica e della digitalizzazione delle scuole nei piccoli Comuni, sulla scia del successo dell’iniziativa del 2023 'Scuola Digital Smart'. L’obiettivo è estendere il finanziamento a più Comuni, con meno di 5.000 abitanti, per migliorare o ampliare le aule scolastiche, realizzare nuovi edifici o aumentare e potenziare le dotazioni tecnologiche, come computer, lavagne interattive multimediali (LIM). Investire per scuole moderne, inclusive e tecnologicamente avanzate – conclude Cosentino – significa rendere effettivo il diritto allo studio anche nelle realtà più piccole, che spesso fanno più fatica a stare al passo con i tempi, contrastando le disuguaglianze territoriali e offrendo ai nostri ragazzi le stesse opportunità, ovunque vivano».










