Un ristorante di Varese e "per" Varese: la Pro Loco premia Da Venanzio

C’è un’Italia ancora da scoprire nelle tracce della memoria: l’Italia dei piccoli sapienti gesti, delle mani che si intrecciano e plasmano il grano; l’Italia delle lingue e dei riti antichi, dove sacro e profano si fondono; l’Italia dei borghi nascosti, testimoni della storia; l’Italia che abbiamo nel cuore: un immenso patrimonio immateriale, ma non per questo intangibile. 

Nel nostro paese ci sono oltre 5 Mila comuni sotto i 5 Mila abitanti, che rappresentano il 70% del numero totale e mantengono vive tradizioni immateriali, che meritano di essere preservate a ogni costo. 

È su queste basi che si fonda il “Censimento patrimonio culturale immateriale” delle nostre realtà. L’obiettivo principale di questa attività promossa da UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco) e supervisionata del Ministero della Cultura, è realizzare un censimento quanto più diffuso di tutte le espressioni patrimoniali d’interesse, promuovere e valorizzare il patrimonio esistente. Per permettere la salvaguardia della ricchezza delle diversità patrimoniali gli ambiti di attuazione sono molteplici e variegati. “Pro Loco Varese partecipa al Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale con un progetto volto alla salvaguardia, valorizzazione, promozione delle molteplici espressioni culturali quali tradizioni, saperi, riti, pratiche e consuetudini sociali, espressioni artistiche, artigianato, ecc… che costituiscono il cuore del nostro patrimonio culturale immateriale” riporta il Presidente di Pro Loco. 

Nell’ambito della promozione e valorizzazione dei saperi legati all’alimentazione tradizionale e la continuità delle consuetudini gastronomiche, dei piatti tipici del territorio, Pro Loco Varese PREMIA CON “UN QUAI COS” «RISTORANTE OLONA 1922 DA VENANZIO» rappresentato da Alice e Venanzio Pedrinelli e dallo staff di cucina “per la cura e l’attenzione che l’azienda presta nella scelta di prodotti di qualità provenienti da filiera controllata a Km0 originari del territorio, garantendo così la ricaduta economica e la promozione positiva delle produzioni locali” Il noto ristorante posto alle pendici del Campo dei Fiori, all’inizio della Valganna nasce nel primo dopoguerra da nonno Venanzio Pedrinelli animato dall’amore per la buona tavola e i prodotti tipici della tradizione del nostro territorio, decise così di aprire una posteria nella quale era possibile, oltre che acquistare, gustare pietanze e vini già allora unici in qualità e bontà. Il ristorante nasce nel 1922 dalla passione dei nonni trasferitasi a Varese da Modena, altra terra di secolari tradizioni culinarie e prodotti eccellenti. 

La tradizione prosegue con Venanzio e Alice Pedrinelli che costruiscono oggi le proprie solidissime fondamenta culinarie con gli insegnamenti tramandati dai genitori riscoprendo i segreti dei nonni. Oltre dieci anni spesi a sviluppare la propria arte nelle migliori cucine di Stati Uniti e Francia, permettono a Venanzio di offrire a tutti gli ospiti del ristorante, il perfetto mix tra innovazione e tradizione, alla quale il noto ristorante Varesino rimane saldamente ancorato. 

Ad oggi, Venanzio conduce con saggezze il ristorante affiancato dal garbo e cortesia della figlia Alice, figlia d’arte alla quarta generazione nella centenaria storia del locale che propone una cucina tradizionale, basata sulle piccole produzioni locali, garantendo qualità della filiera corta, sostenibilità e ricaduta positiva sull’area offrendo così la garanzia di soddisfare la clientela. “La missione è garantire le peculiarità al fine di conservarne la conoscenza e garantirne quanto più possibile la trasmissione alle prossime generazioni” sottolinea il Presidente di Pro Loco Varese Roberto Bianchi