Rosati: «Le strade del Varese e di Amirante si separano. La squadra? Visto il rapporto costo/resa era giusto cambiare. Sulla serie C dico che...»

«In ogni società ci sono dei cicli: per ciò che ha fatto il Varese e ciò che ha fatto Stefano era il momento maturo perché le nostre strade si separassero»: nel corso della conferenza stampa allo stadio di oggi pomeriggio Antonio Rosati ha annunciato l'addio dell'ex fondatore e presidente Stefano Amirante dalla società biancorossa «nel massimo rispetto reciproco».

«È una figura a 360° che ha seguito qualsiasi cosa soprattutto nel momento in cui la società non era così strutturata. Stefano ha oggi una completezza in categoria che gli dà curriculum per dare il suo contributo anche in realtà fuori Varese» ha aggiungo Rosati.

Era stato il presidente Paolo Girardi ad annunciare la notizia dell'uscita dal Cda «dell’avvocato Stefano Amirante. A lui vanno tutti i doverosi ringraziamenti perché se siamo qui oggi è anche e soprattutto merito suo. Dei rapporti con la federazione si occuperà Giovanni Rosati, mentre Antonio gestirà l’ambito delle strutture».

Risolte negli ultimi giorni, come appurato da VareseNoi, la problematiche con il Comune legate anche a vecchie dilazioni di pagamenti, il Varese ha confermato che giocherà la prossima stagione al Franco Ossola dopo aver sondato anche altre strade, tra cui quella di Solbiate-Gallarate, e che la documentazione per l'iscrizione è stata inviata regolarmente. «Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la disponibilità: il lavoro svolto da entrambe le parti ha garantito la possibilità al Varese di restare nella sua casa. Il progetto nuovo stadio? Prosegue. Non dico che senza lo stadio resteremo in D per i prossimi dieci anni, ma di certo non voglio salire in Serie C per poi retrocedere subito né tornare fra i professionisti per andare a giocare a Sestri Levante», le parole di Rosati che ha fatto riferimento allo stadio dove giocherà il neopromosso Bra nella categoria superiore.

Ancora nessun nome, invece, sui nuovi giocatori: «Dal weekend cominceremo con gli annunci». Il Varese ripartirà praticamente quasi da zero dopo gli addii di quasi tutti gli uomini della vecchia rosa (anche Barzotti sembra lontanissimo, così come Bonaccorsi). A proposito Rosati ha detto che «i matrimoni si fanno in due». Aggiungendo:  «Guardando al rapporto costo/resa, forse era giusto cambiare: con uno dei budget più alti dell’ultimo periodo, nella stagione scorsa abbiamo fatto bene, ma non benissimo». A proposito dei nuovi conterà anche «il forte rapporto con il mister o con il direttore».

«Il Varese non può permettersi di fare campionati anonimi - ha detto Rosati sugli obiettivi della nuova stagione - l’input che abbiamo dato alla parte sportiva è quello di puntare in alto».