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Territorio | 14 giugno 2025, 17:55

In piazza Imbarcadero a Porto Valtravaglia, nel cuore del paese, una panchina rossa dedicata a Desirè Zumia

La storia della donna di origini siciliane uccisa dal marito a Prato nel 2011 ha profondamente colpito il paese lacustre attraverso l'impegno della sorella, residente a Laveno Mombello, che ha trasformato il dolore in azione concreta contro la violenza di genere: domenica in sala consiliare si terrà una cerimonia commemorativa

La panchina rossa dedicata a Desirè Zumia all'imbarcadero di Porto Valtravaglia (foto di Roberto Crepaldi)

La panchina rossa dedicata a Desirè Zumia all'imbarcadero di Porto Valtravaglia (foto di Roberto Crepaldi)

Domenica 15 giugno alle 11 la sala consiliare del Comune di Porto Valtravaglia, l'amministrazione comunale e l'associazione Anemos Italia odv organizzano un evento commemorativo in memoria di Desirè Zumia, vittima di femminicidio, con l'installazione di una panchina rossa in piazza Imbarcadero, fronte imbarco dei traghetti, un luogo simbolico e di passaggio nel cuore del paese affacciato sul Lago Maggiore.

La panchina rossa rappresenta un monito contro la violenza sulle donne ed è un invito alla riflessione collettiva. Ogni panchina installata è un simbolo di memoria e di impegno per una società più giusta e rispettosa.

La storia di Desirè Zumia, originaria della Sicilia, uccisa a Prato nel 2011 a 34 anni dal marito, che poi si è tolto la vita, è legata alla provincia di Varese.

«La sua storia - spiega il sindaco di Porto Valtravaglia Ermes Colombaroli - ha toccato profondamente la comunità di Porto Valtravaglia attraverso l'impegno della sorella, residente a Laveno Mombello, che ha trasformato il dolore in azione concreta contro la violenza di genere. La scelta di dedicare una panchina a Desirè in questo luogo, simboleggia la vicinanza e la solidarietà della comunità locale». 

Redazione

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