Gli scossoni sono stati - quasi - tutti confermati (LEGGI QUI) e la Pro Patria si trova con un piede in serie C. Espressione da mantenere fino alla fine per prudenza e si attendono le comunicazione ufficiali della Lega Pro, ma il termine delle iscrizioni stanotte ha visto secondo le prime notizie filtrate almeno un posto liberarsi e i tigrotti sono in pole position.
Niente da fare per il Brescia guidato da Rolando Maran, vittima di un destino davvero beffardo e atroce: dopo un'effimera salvezza in B con quasi 15 mila spettatori presenti al Rigamonti, nella città della Loggia il calcio scompare dopo 114 anni (Cellino non ha pagato i 3 milioni dovuti e la squadra non sarà iscritta in C: il Comune sta ora cercando di convincere una delle tre squadre della provincia alla fusione e al trasferimento nel capoluogo, ma comunque non potrà essere utilizzato il nome del Brescia Calcio). Out la Lucchese, fallita e costretta a rinascere, se ce la farà, dai piani bassi dei dilettanti. Si è invece iscritta la Triestina, ma le carte devono essere valutate, mentre la Spal - secondo quanto scrive Nicola Binda sulla Gazzetta - avrebbe sì presentato la documentazione, ma sarebbe incompleta.
La parola passa alla Covisoc con tutte le verifiche del caso e potrebbero esserci, come scrive lo stesso Binda, ulteriori e clamorose sorprese.
Il meccanismo è quello già ripetuto: in caso di mancata domanda da parte di un club, come avvenuto con Lucchese e Brescia, scatta la riammissione delle retrocesse in serie D e qui la Pro Patria è prima, seguita dal Caldiero.
Se invece una richiesta viene bocciata perché ritenuta carente, ci sono i ripescaggi: in questo caso sono sulla griglia di partenza Inter U23, Ravenna, una retrocessa, Milan Futuro (che è nuova iscritta), Reggina e un’altra società retrocessa.










