In un mondo sempre più connesso, educare i più giovani a un uso consapevole del web non è più un'opzione, ma una necessità. È in quest’ottica che, nella mattinata di oggi, la Scuola Secondaria di Primo Grado Leonardo da Vinci di Azzate ha ospitato un incontro formativo dedicato alle classi terze sul tema della sicurezza digitale, del cyberbullismo e dei comportamenti corretti da tenere online.
Protagonisti dell’iniziativa, due agenti della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato di Varese: il Vice Sovrintendente Massimo Petullo e l’Assistente Capo Coordinatore Cristoforo Patrizi. Con competenza tecnica e una grande capacità empatica, i due operatori hanno saputo instaurare un dialogo autentico con gli studenti, affrontando tematiche complesse con linguaggio chiaro, esempi concreti e momenti di confronto diretto.
L’incontro, organizzato dal Comune di Azzate in collaborazione con i Comuni della gestione associata, la dirigenza scolastica e con la presenza degli agenti della Polizia di Stato, rappresenta la seconda edizione di un progetto formativo avviato lo scorso anno e apprezzato da studenti, famiglie e insegnanti.
«Crediamo profondamente - ha dichiarato il vicesindaco di Azzate Giacomo Tamborini - che il ruolo della scuola, insieme a quello delle istituzioni, sia anche quello di formare cittadini consapevoli. Educare i ragazzi ai rischi e alle potenzialità del web significa fornire loro strumenti di libertà, responsabilità e rispetto. E questo è un dovere che vogliamo continuare a perseguire in collaborazione con la scuola e le insegnanti a cui, soprattutto in questo difficile momento, a seguito del tragico incidente di ieri, va tutta la nostra vicinanza umana e istituzionale».
In un’epoca in cui la tecnologia accompagna ogni gesto quotidiano, dalla comunicazione all’informazione, la consapevolezza digitale diventa una competenza fondamentale tanto quanto le materie tradizionali. Per questo l’amministrazione comunale ha scelto di rinnovare l’impegno in questa direzione, offrendo agli studenti un’opportunità concreta di crescita e protezione.
Durante l’incontro si è parlato di adescamento online, fake news, privacy, gestione dei social media e delle emozioni digitali. I ragazzi non solo hanno ascoltato, ma sono stati protagonisti attivi, dimostrando interesse e maturità.
Iniziative come questa - tanto più quando condotte con la serietà e l’umanità dimostrate dagli agenti intervenuti - rappresentano un presidio educativo fondamentale. Perché costruire cittadini digitali informati e consapevoli significa anche, nel tempo, costruire una società più sicura, rispettosa e coesa.