La primavera è tornata e così anche la cocciniglia dai filamenti cotonosi (nome originale Takahashia Japonica).
Questo parassita di origine asiatica è stato segnalato per la prima volta in un parco comunale di Cerro Maggiore nel 2017 ed è presente ormai anche in altri comuni lombardi, tra cui Varese, come descritto dal sito di Regione Lombardia.
Già lo scorso anno sono stati attuati degli interventi nelle province varesine, in quanto la Takahashia Japonica succhia la linfa delle piante facendo, così, seccare i rami. I filamenti bianchi che si vedono sono gli ovisacchi dell’insetto, cotonosi e a forma di anello che possono raggiungere i sette centimetri di lunghezza e si possono eliminare solo rimuovendo il ramo infestato.
La cocciniglia asiatica infesta per lo più alberi ornamentali e, per ora, è stata avvistata sull'albero presente in via Carnia, nel quartiere di Giubiano e su quello situato sullo spartitraffico in corrispondenza dell'attraversamento perdonale tra via Carcano, via Adamoli e via Tonale.
Ma come si diffonde? Il vento favorisce la sua diffusione naturale, specialmente nei casi di alberature monospecifiche utilizzate ai margini delle strade o nei parcheggi, ma anche tramite i mezzi di trasporto o materiale vegetale infestato (come piante o residui di potature).
Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia raccoglie le segnalazioni di questo parassita tramite l’app FitoDetective attua piani di interventi per la gestione delle infestazioni.
Per informazioni è possibile scrivere a infofito@regione.lombardia.it