Raccolta "anonima" di indumenti usati e di altri oggetti a Sesto Calende: «Mancanza di trasparenza e tracciabilità»

A seguito della comparsa in città di alcuni volantini "anonimi" che annunciavano una raccolta di indumenti e di altri oggetti usati a Sesto Calende, il gruppo di minoranza di Fratelli d'Italia ha presentato un'interrogazione consiliare per fare chiarezza sulla vicenda:

Di seguito il testo dell'interrogazione firmata dal capogruppo Mario Boatto e dal consigliere Marco Limbiati: 

Ci preme segnalare una situazione che si verifica nella nostra città e che è stata denunciata da alcuni cittadini sestesi. Si tratta della comparsa, ormai frequente, di bigliettini anonimi affissi fuori dalle abitazioni, che invitano alla raccolta di indumenti usati in buono stato, scarpe, borse, cinture, biancheria, ma anche giocattoli, piccoli elettrodomestici e pentole.

Questi avvisi indicano che i materiali devono essere depositati in portineria o cortile e che il ritiro verrà effettuato il martedì mattina a partire dalle ore 8, anche in caso di maltempo. I biglietti – che si trovano in numero consistente affissi alle abitazioni – specificano che non è autorizzata la raccolta di denaro e che non si risponde di oggetti erroneamente inseriti nei sacchi.

La totale assenza di riferimenti a soggetti promotori, enti o associazioni riconosciute rende questa iniziativa non solo opaca, ma anche potenzialmente pericolosa, considerando che si tratta – a tutti gli effetti – di una forma di raccolta differenziata parallela e priva di controlli, che coinvolge anche materiali sensibili come elettrodomestici.

Questa segnalazione è stata già condivisa in forma informale con l’Assessore all’Ambiente Leonardo Balzarini, che ringraziamo per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nel prendere nota della questione. Con la presente interrogazione consiliare, intendiamo dare forma istituzionale a questa preoccupazione, non solo nostra, ma raccolta dai cittadini.

Questa situazione è, se mai ce ne fosse bisogno, l’ennesima dimostrazione di come l’Amministrazione comunale sia sprovvista di un reale controllo del territorio. Ciò che è più grave, è che sembra addirittura ignara di ciò che accade quotidianamente in città. L’auspicio è che, anche grazie al progetto di “controllo di vicinato” e al senso civico di cittadini responsabili, si possa colmare questa mancanza sempre più evidente. La nostra preoccupazione maggiore, tuttavia, è che tale attività configuri di fatto una raccolta organizzata di rifiuti, senza alcuna tracciabilità, trasparenza né autorizzazione, con tutte le implicazioni legate alla filiera ignota della destinazione finale dei materiali raccolti.

Chiediamo pertanto che l’Amministrazione comunale faccia piena luce su questa situazione e, qualora non fosse possibile nell’immediato, si impegni a farlo nel più breve tempo possibile. Lo scopo è quello di restituire alla città di Sesto Calende il pieno controllo del proprio territorio, affinché simili situazioni non si ripetano e i cittadini possano contare su una gestione corretta, trasparente e responsabile dei servizi e delle iniziative che interessano la collettività.