Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.
Il 2 maggio 1880 venne aperto il Cimitero monumentale di Giubiano a Varese, il più grande fra tutti i cimiteri della città, situato sulla sommità del colle Giubiano, lungo via Paolo Maspero.
Su progetto, in stile etrusco, dell'architetto Carlo Maciachini, già progettista del cimitero monumentale di Milano, il cimitero di Giubiano venne realizzato allo scopo di rimpiazzare il vecchio cimitero cittadino ai tempi situato sull'attuale piazzale Fratelli Kennedy, l'odierna piazza del mercato.
La parte antica è in stile etrusco, con un lungo muro di cinta e, agli angoli, edicole ed emicicli. In facciata è presente un grande porticato a tre campate, sorretto da colonne e lesene con capitelli corinzi e collegato alla recinzione con cancelli in ferro battuto.
Una volta ultimati il muro di cinta e l'ingresso, il nuovo cimitero venne ufficialmente inaugurato il 2 maggio 1880 e già il giorno seguente avvenne la prima sepoltura, quella di una bambina di soli 11 anni, ricordata da una lapide esposta sull'edificio inizialmente predisposto a camera mortuaria.
Nel 1882, dietro la chiesa ed a ridosso del confine meridionale, venne realizzato il vecchio tempio crematorio su progetto dell'architetto Augusto Guidini, a cura e spese della Società Varesina per la Cremazione (So.Crem.), uno dei primi crematori italiani. Dietro di questo si trova il cinerario realizzato dopo il 1890 per custodire le ceneri dei defunti. Nei primi anni del XX secolo vennero realizzati una serie di colombari ai lati del vecchio tempio crematorio, poi raddoppiati negli anni cinquanta.
Sotto il loggiato, con volte a crociera, si trovano lapidi in memoria dei caduti militari dei conflitti mondiali e della Battaglia di Varese. All’interno un viale con cipressi conduce alle sepolture e a una chiesa a cappella, realizzata da Paolo Cantù.
Negli anni settanta il cimitero venne ampliato a ponente con tre nuove aree a giardino e nel 2000, l'estensione toccò la parte a est con la costruzione del nuovo tempio crematorio ed una nuova area destinata ad ossari, cinerari e cappelle di famiglia.
Fra le principali sepolture, si possono ricordare: Giovanni Bagaini, giornalista; Giuseppe Bertini, pittore; Giulio Bizzozero, patologo ed igienista; Carlo Carcano, sindaco e podestà di Varese; Francesco III d'Este, duca di Modena e signore di Varese dal 1765 al 1780; Antonio Gorini, calciatore e medaglia d'oro al valor militare; Giuseppe Guerzoni, patriota garibaldino; Dante Isella, letterato e filologo; Giulio Macchi, ingegnere; Felicita Morandi, educatrice e benefattrice; Angelo Poretti, imprenditore; Giuseppe Speroni, ingegnere e politico; Elio Veller, attore
La presente descrizione è stata elaborata e semplificata, senza modificarne i contenuti, dagli amministratori de La Varese Nascosta, utilizzando le informazioni acquisite dai siti: Wikipedia e FAI; la foto proviene da: masedomani.com