/ Varese

Varese | 25 aprile 2025, 11:35

FOTO. Anche Varese festeggia il 25 aprile: «Perché continuiamo a celebrarlo? Perché ancora c'è chi non ha capito»

Si sono svolte questa mattina tra il centro città e Palazzo Estense le manifestazioni per l'ottantesimo anniversario della Liberazione. Il presidente Fontana: «Celebriamo la democrazia». Il sindaco Galimberti: «Pace, solidarietà, amore e libertà sono i valori che il 25 aprile ci ha lasciato». Il monito di Cordì (Anpi): «Preoccupati per la presenza di gruppi nazifascisti»

Un corteo partecipato e molto sentito quello dell'ottantesimo anniversario della Liberazione che questa mattina ha sfilato lungo le vie di Varese partendo da Piazza San Vittore, dopo la messa a suffragio dei Caduti per la libertà, e che si è concluso a Palazzo Estense per la cerimonia finale. 

A guidare il corteo la banda musicale, seguita dai rappresentati delle sezioni Anpi di Varese, dalla Protezione Civile e dalle autorità civili e militari e da tantissimi rappresentanti delle istituzioni. Come ogni anno, in seguito, è stata la volta della deposizione delle corone di alloro: una è stata collocata sotto le lapidi dedicate ai Caduti all’interno dell’Arco Mera, l'altro al Monumento alle vittime di Largo della Resistenza.

All'arrivo in Salone Estense si sono tenuti gli interventi delle autorità per un momento istituzionale. Unanime è stata la sottolineatura dell'impegno che Varese ha dimostrato e dimostra ancora oggi nell'onorare i valori della Costituzione.

«Celebriamo oggi l'ottantesima anniversario dalla liberazione nazifascista - ha detto Rocco Cordì, presidente di Anpi Varese - In questa occasione noi vogliamo esprimere il nostro cordoglio per la morte di papa Francesco e la riconoscenza per le parole che lui ha manifestato per le popolazioni civili martoriate dalla guerra».

«Perché celebrare ancora il 25 aprile? - ha continuato Cordì - Perché c'è ancora chi non ha capito. Bisogna ribadire i valori che sono nella nostra Costituzione, a cui attuiamo il nostro impegno nella difesa della democrazia. Infine, vogliamo ribadire che c'è allarme e preoccupazione per la presenza di gruppi nazifascisti che continuano ad agire contro le leggi antifasciste. Di recente, si è andato contro ogni limite, alimentando allarme nei cittadini e sfiducia nelle autorità».

«Io credo che il 25 aprile è una data fondamentale nella storia del nostro Paese - ha dichiarato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia - Celebriamo i valori di democrazia e libertà che sono parte della nostra comunità. Questo è un periodo estremamente difficile. Non sono soltanto le guerre che ci preoccupano, ma anche i valori venuti meno che avevamo ritenuti imprescindibili. Il primo valore che non dobbiamo dimenticare è quello contro ogni forma di violenza: nella vita di tutti i giorni dobbiamo abbandonare linguaggio aspri e introdurre il principio del dialogo, l'unico mezzo utile per affrontare le difficoltà. Volevo infine annunciare che il ministero sosterrà le spese per il museo della Resistenza che sarà realizzato a Milano. Buona Festa a tutti».

«Il 25 aprile dopo 80 anni tira ancora, come direbbero i giovani - ha detto con una battuta il sindaco Davide Galimberti - Voglio ricordare anche io con grandissimo affetto Papa Francesco perché ha contribuito nel determinare alcune scelte delle politiche internazionali. Quindi speriamo che i grandi della Terra lo seguano, soprattutto sul tema della pace. Pace, solidarietà, amore, libertà e prendersi cura delle persone partendo da chi è in difficoltà sono i valori che ci ha lasciato e che celebriamo qui oggi»

A seguire l’orazione ufficiale del professore di storia contemporanea dell’Università dell’Insubria Antonio Maria Orecchia, che ha concluso la mattina di celebrazioni.

Elisa Petrocelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore